Doping Froome, da Indurain a Ullrich, in tanti scivolati sul salbutamolo

Mercoledì 13 Dicembre 2017 di Redazione Sport
Doping Froome, da Indurain a Ullrich, in tanti scivolati sul salbutamolo
Curavano l'asma e sono inciampati nel salbutamolo.
Quello di Chris Froome è solo l'ultimo caso di una serie piuttosto nutrita di campioni trovati positivi alla sostanza presente in farmaci broncodilatatori. Nel 1994, Miguel Indurain, uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, ne fece uso per curare i suoi problemi respiratori e finì sotto accusa in Francia dove quella sostanza era vietata, mentre non lo era dalla federazione ciclistica internazionale. Il pluricampione fu poi prosciolto dall'accusa di doping perché non fu riscontrata prova della non giustificazione terapeutica della sostanza. In quello stesso anno furono archiviate accuse analoghe in Francia anche per altri due corridori, Franco Ballerini e il tedesco Toni Rominger, stessa motivazione di Indurain. Un altro grande nome del ciclismo coinvolto in vicende di salbutamolo fu il tedesco Jan Ullrich, vincitore di un Tour, una Vuelta e di un oro olimpico, poi finito nell'Operacion Puerto e reo confesso di doping, squalificato nel 2012, e cancellate tutte le vittorie ottenute dal 2005 in poi. Nel 2002 al Tour de France che sarebbe stato poi vinto da Lance Armstrong (vittoria revocata per doping anni dopo) lo scandalo colpì lo spagnolo Igor De Galdeano, fresco di maglia gialla e di positività al salbutamolo, ma graziato dai giudici perché fornito di prescrizione medica. Dieci anni fa era finito nella rete della discussa sostanza anche Lorenzo Petacchi, principe dei velocisti, e poi Danilo Di Luca, finito anche lui sotto accusa per storie di doping ancora più gravi e addirittura radiato. Ma non solo ciclisti hanno usato il salbutamolo, per esempio il tennista Marco Volandri, che nel 2009 rimediò una squalifica di tre mesi, pur avendo dichiarato di usare quel farmaco per l'asma. Un anno prima la Iaaf aveva invece squalificato per 12 mesi la kenyana Susan Chepkemei, tre volte vice campionessa mondiale della mezza maratona, risultata positiva a Nairobi, in seguito ad un controllo a sorpresa. Due anni fa 9 mesi di squalifica li prese il ciclista Diego Ulissi, vincitore della tappa più lunga in quell'edizione del Giro d'Italia, gli fu riconosciuta la sola negligenza e non la volontà di migliorare le proprie prestazioni agonistiche. L'anno scorso la 'maledizionè del salbutamolo ha colpito Martin Johnsrud Sundby, norvegese, specialista dello sci di fondo, dominatore delle ultime tre stagioni di Coppa del Mondo, squalificato per due mesi per essere risultato positivo all'antiasmatico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA