Colpo Reyer, arriva un centro di 2,08: è Batista ex Armani ed ex Nba

Lunedì 20 Febbraio 2017 di Giacomo Garbisa e Stefano Babato
Colpo Reyer, arriva un centro di 2,08: è Batista ex Armani ed ex Nba
MESTRE - L'Umana Reyer aumenta il tonnellaggio sotto canestro e riporta in Italia Esteban Batista. Dopo i rumor delle ultime settimane, da ieri è ufficiale: il centro uruguaiano, di passaporto spagnolo e status comunitario, torna a calcare i parquet della serie A dopo aver vinto l'anno scorso lo scudetto a Milano. Dopo aver puntato a inizio anno su Jamelle Hagins (206 centimetri per 107 chili), la Reyer ha deciso di darsi nuove opzioni nel gioco interno affidandosi a un centro più piazzato coi suoi 122 chilogrammi per 208 centimetri, di grande esperienza internazionale e che costringerà gli avversari a giocare più lontano dal pitturato rispetto a quanto accaduto finora. Il 33enne di Montevideo, primo giocatore uruguaiano a calcare i campi dell'Nba con gli Atlanta Hawks, sarà un'aggiunta all'attuale roster.

«Per il momento non ci saranno tagli, è sicuramente un'addizione importante e di grande qualità nell'ottica di poter disputare un gran finale di stagione» conferma il presidente Federico Casarin, con la Reyer che si avvia per ora alla turnazione degli otto stranieri. La trattativa per portare Batista in orogranata non è stata semplice ed immediata, la Reyer ci stava infatti lavorando da settimane ma per ufficializzare l'ingaggio ha dovuto attendere la fine del campionato cinese (terminato sabato, domenica in Italia per la differenza di fuso orario), dove Batista ha chiuso al 17.mo posto, fuori dai playoff, col North Control Beijing viaggiando a 17.7 punti, 12.7 rimbalzi e 2.6 assist di media. Esteban Damian Batista Hernandez, agli ordini di coach De Raffaele giovedì 2 marzo per esordire probabilmente domenica 5 al Taliercio con Pesaro, ha firmato fino al termine della stagione.
Nazionale uruguagio, in bacheca uno scudetto e una Coppa Italia con Milano (9.8 punti e 6.4 rimbalzi di media in campionato), una coppa di Grecia col Panathinaikos e una di Turchia col Pinar Karsiyaka, Batista approdò in Europa nel 2003 firmando col Real Madrid che lo prestò all'Alarcon per poi indossare, nel vecchio continente, le maglie di Maccabi Tel Aviv giocando la Final Four di Eurolega nel 2007, Fuenlabrada e Vitoria in Spagna, Anadolu Efes e Pinar in Turchia volando poi in Cina dove lo reclutò Milano. 

IL COMMENTO - (st. ba.) L'hanno preso (Batista) forse per sfinimento visto che non c'è stata una sola partita in cui non abbiamo addebitato alla Reyer l'acquisto di Hagins, un lungo che finora ha fatto più danni che altro. La Reyer ha sperato fino all'ultimo di riuscire a dimostrare il contrario ma alla fine ha dovuto arrendersi all'evidenza riconoscendo di fatto l'inadeguatezza del giocatore che alla vigilia del campionato definimmo una scommessa.
Una presa, quella di Hagins, costata finora piuttosto cara alla Reyer che, complice il contemporaneo tracollo di Ortner, si è ritrovata praticamente senza un intero reparto dovendo giocoforza utilizzare sistematicamente alcuni giocatori fuori ruolo con tutte le ricadute del caso a livello tattico che in soldoni significa: zero gioco interno, dipendenza assoluta dal tiro da fuori, facilitare il lavoro delle difese avversarie che hanno tolto l'aria agli esterni orogranata fregandosene dei lunghi (quali?) e soprattutto grande difficoltà in difesa nell'arginare l'atletismo, la fisicità e anche la qualità dei centri avversari. E nessuno ci toglierà mai dalla testa che con un centro decente, non forte ma solo decente, in questo momento la Reyer si troverebbe probabilmente a braccetto con Milano.

Ed è per questo motivo che l'attuale e ancora bellissima classifica della Reyer equivale a un mezzo miracolo come abbiamo scritto più volte perchè in queste condizioni far quadrare i conti non è stato per nulla facile per De Raffaele. Dalla prima di campionato la Reyer sta regalando agli avversari il centro titolare (Hagins) con l'aggravante che non ha avuto finora nulla dal suo cambio naturale (Ortner). La Reyer ha avuto poco niente anche da Ress, poco da Viggiano, continua a fare i conti con il grave stop di Tonut e con un giocatore (Haynes) che è tutto fuorchè un regista ma che almeno finora poveraccio ha tirato la carretta come pochi. Aggiungiamoci i malanni di Filloy, quelli di McGee, le prove ondivaghe di Peric e il quadro è completo. E la cosa incredibile è che nonostante tutto ciò, la Reyer è riuscita comunque finora a respirare aria d'alta quota segno che il gruppo è comunque mediamente buono. Ma ora il campionato sta presentando il conto. Quindi ok gli infortuni, ok la malasorte ma è chiaro che la Reyer ci ha messo anche del suo se ora si trova con la lingua fuori. Nel senso che qualcosa è stato indubbiamente sottovalutato nella gestione del roster a livello di scelte, perchè non è da ieri che aleggiano nell'aria certi segnali negativi. E una squadra ambiziosa come la Reyer , impegnata su due fronti, non può permettersi di ritrovarsi a terra proprio nel momento in cui deve affrontare i primi scontri dentro-fuori della stagione (Final Eight e Champions) con il risultato di spremere i giocatori come limoni perchè la squadra è corta. 
Detto questo ora però bisogna voltar pagina e guardare avanti. Tutto o quasi è ancora in gioco. La classifica resta molto buona e l'innesto di Batista (sempre giunga in buone condizioni fisico-atletiche) dovrebbe consentire a questo gruppo di cambiare equilibri a livello tecnico-tattico. L'importante è che la Reyer sia corsa ai ripari riservandosi forse, e lo sperano un po' tutti, di mettere a segno più avanti anche un altro colpo importante che con il recupero di Tonut darebbe davvero una nuova dimensione al gruppo in prospettiva playoff. E come sempre a fine stagione si tireranno le somme.
Ultimo aggiornamento: 17:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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