Eterna Kostner, ecco la sfida ai baby fenomeni

Martedì 20 Febbraio 2018 di Mario Nicoliello
Eterna Kostner, ecco la sfida ai baby fenomeni
Se chiudi gli occhi e sprigioni la fantasia mentre la senti parlare, immagini di ascoltare una principessa che racconta a un fanciullo le bellezze del suo regno. Carolina Kostner è così: prendere o lasciare. Il suo punto di forza sarà sempre la soavità nei movimenti e la grazia delle forme tracciate sul ghiaccio. Quando con le sue lame disegna ghirigori sulla lastra bianca, il pubblico rimane senza parole. A nessuno interessa che le teenager russe piazzino salti dal coefficiente di difficoltà maggiore, perché la bellezza del pattinaggio di figura è data dall’impressione artistica trasmessa alla gente. In questo aspetto la fresca trentunenne Carolina è ancora la numero uno.
Dopo il quarto posto conquistato nella prova a squadre e la fuga a Seul per allenarsi con tranquillità («Restare nel villaggio non avrebbe avuto senso, perché avevamo la disponibilità del ghiaccio solo per 25-35 minuti al giorno. Troppo poco. Tutte si sono spostate in un altro posto»), la pattinatrice azzurra è tornata a Gangneung, perché stanotte alle 6.14 (Kostner scenderà sul ghiaccio per ventinovesima su trenta) scatta la sua quarta avventura a cinque cerchi nel singolo: finora in bacheca c’è solo il bronzo di Sochi. Si comincia con il programma corto pattinato sulle note di Ne me quitte pas, poi nella notte tra giovedì e venerdì toccherà al libero sulla colonna sonora di Il pomeriggio di un fauno.

«CONTROLLO IL CONTROLLABILE»
«Durante la gara a squadre ho percepito l’energia positiva in tutto il programma, quindi sono soddisfatta. Ma in vista della prova individuale ho lavorato tanto perché nessun particolare può essere lasciato a casa». A cominciare dal costume. Quello scelto per i Giochi è diverso rispetto all’abito sfoggiato ai recenti Campionati d’Europa: «È molto diverso e pertanto difficilmente confrontabile con quello indossato agli Europei di Mosca. Direi che rispecchia meglio dell’altro sia l’esotico sia il classico della musica». A disegnarlo è stata lei stessa («Mi piace dare sfogo alla mia creatività») per usarlo come arma di seduzione per la giuria. Conscia di «poter controllare solo il controllabile», Carolina sa benissimo che i primi due gradini del podio sono prenotati dalle russe terribili Alina Zagitova e Evgenia Medvedeva («Loro due sono bravissime, come lo sono tante altre»), ma comunque resta fiduciosa. Oltre alle atlete moscovite, fari puntati sulla statunitense Mirai Nagasu (l’unica a eseguire il triplo axel) e sulla canadese Gabrielle Daleman. Salti favorevoli alle rivali, aspetti artistici all’azzurra. Al ghiaccio l’ardua sentenza.
 
Ultimo aggiornamento: 18:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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