Audizione fiume per la Kostner, 4 ore in procura. Il legale: «Non ha protetto nessuno»

Venerdì 26 Settembre 2014
Audizione fiume per la Kostner, 4 ore in procura. Il legale: «Non ha protetto nessuno»
È terminata l'audizione di Carolina Kostner in Procura Antidoping del Coni. La pattinatrice altoatesina, accompagnata dai legali Giovanni Fontana e Massimiliano Di Girolamo, è rimasta negli uffici presso lo Stadio Olimpico di Roma per circa quattro ore (comprensive di una breve pausa pranzo) per rispondere della sua «complicità» nel caso Schwazer, il marciatore azzurro e suo ex fidanzato fermato per Epo alla vigilia dei Giochi di Londra 2012 (e poi squalificato fino a gennaio 2016).



«Lei non ha coperto niente e nessuno, dietro richiesta di Alex aveva risposto all'ispettore dell'antidoping che lui non era in casa ma perchè lui aveva dato un'altra reperibilità ed era indispettito di essere stato cercato in un posto in cui non dovevano cercarlo. Lei ha inteso come una violazione della privacy che l'avessero cercato dove non dovevano. Poi chiamò Alex dicendogli che doveva dire alla Wada che dovevano cercarlo a Racines». L'avvocato di Carolina Kostner, Giovanni Fontana, spiega così la linea difensiva adottata nelle quattro ore di confronto in Procura Antidoping del Coni dove la pattinatrice ha risposto della sua presunta complicità nel caso di doping dell'ex fidanzato e marciatore, Alex Schwazer. «Rischia le medaglie? Assolutamente no - aggiunge il legale all'uscita della

Procura, con accanto l'agente dell'atleta, Giulia Mancini -. Non ha nulla a che fare con il doping, non sa cosa sia. Non ha vinto le medaglie per aver detto all'ispettore che Schwazer era a casa quel giorno. Perchè dovrebbe rischiare?». Ma sapeva che l'ex ragazzo si dopava? «Chi come Alex ha fatto uso di sostanze dopanti non lo va a raccontare a destra e a sinistra - prosegue Fontana -. Devi saperlo per denunciarlo. Lei non sapeva nulla. Era assolutamente in buona fede». Rischia il deferimento? «Ci aspettiamo una valutazione serena dalla Procura antidoping anche se c'è una caccia alle streghe, un momento in cui il mondo sembra schierato contro il Coni che si è sempre ben comportato nella gestione di tutte le procedure antidoping. Ci dispiacerebbe se la valutazione, ma così non sarà, sia tirata un pò da questa situazione».
Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 08:34

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