Bodnar vince la crono di Marsiglia, per Froome è il terzo Tour de France di fila. Aru quinto: «Sono soddisfatto»

Sabato 22 Luglio 2017
Bodnar vince la crono di Marsiglia, per Froome è il terzo Tour de France di fila. Aru quinto: «Sono soddisfatto»


La cronometro di Marsiglia ha scritto l'ultima classifica del Tour de France, con Chris Froome che ha firmato il suo quarto successo alla Grande Boucle, dopo quelli del 2016, 2015 e 2013. 
Al secondo posto nella classifica generale Il colombiano Rigoberto Uran della Cannondale Drapac, che nella prova contro il tempo ha sorpassato il francese Romain Bardet della AG2R la Mondiale, che ha chiuso in terza posizione per un solo secondo sullo spagnolo Landa. Quinta posizione finale per Fabio Aru dell'Astana a 3'05 da Froome, che in questa edizione della corsa gialla, ha vinto la quinta frazione ed ha vestito per due giorni la maglia gialla oltre a quella pois dedicata agli scalatori. 
La cronometro di 22 chilometri è stata vinta dal polacco Marciej Bodnar della Bora-Hansgrohe, seguito da Michael Kwiatkowski della Sky e Chris Froome. Questa volta non sono state le montagne a decidere il re della corsa più importante al mondo, bensì lo scettro è stato consegnato dalla prova contro il tempo, che ha regalato tante emozioni. Froome già bronzo due volte alle olimpiadi di Londra e di Rio è partito come super favorito oggi, chiudendo terzo per soli 6 secondi alle spalle di Bodnar e 5 da Kwiatkowski, facendo anche meglio del campione del mondo di specialità Martin della Katusha Alpecin, che sconfitto si è dovuto accontentare della terza piazza. Tante le emozioni in questi 22,5 chilometri di corsa con arrivo e partenza dallo stadio di Marsiglia, dove i francesi hanno esaltato i loro corridori, fischiando invece Froome. Bardet finito terzo come lo scorso anno, ha rischiato tanto oggi, perdendo talmente tanto rispetto ai suoi avversari che ha dovuto cedere il secondo posto a Uran, rimanendo sul podio per un solo secondo.
Il colombiano nella generale era quello che oggi poteva perdere di meno oltre a Froome, avendo già dimostrato di difendersi bene in queste prove e conquistando anche una crono al Giro d'Italia. Ha corso bene Uran con 31" di ritardo dal primo in ottava posizione e il rischio di perdere tanto dopo aver sbagliato l'ultima curva. Bardet il beniamino di casa che non è riuscito a migliorare il terzo posto finale dello scorso anno, ha dimostrato che il suo punto debole sono le cronometro. Romain ha tagliato il traguardo con più di 2 minuti di ritardo ed è riuscito a rimanere terzo per un solo secondo dallo spagnolo Landa. 
Un Tour particolare quello del 2017 che si concluderà domani con la solita passerella sui Campi Elisi, dove Froome non è stato forte come gli scorsi anni e lo ha dimostrato vincendo la classifica finale, senza però conquistare tappe. Non ha attaccato e si è difeso scortato da una squadra di corazzieri che lo ha sempre protetto e che è arrivato all'ultimo giorno con un distacco veramente minimo. Per l'Italia non è adatta male e Fabio Aru capitano dell'Astana, ha portato a casa un buon risultato, con la vittoria nel primo arrivo in salita, due giorni in maglia gialla e la soddisfazione di aver indossato anche la maglia della classifica degli scalatori, nonostante una squadra disastrata. Tornerà Aru il prossimo anno alla Grande Boucle e quasi certamente lo farà con una nuova squadra, forse la UAE Emirates di Saronni. 

ARU SI ACCONTENTA
"Sono soddisfatto pensavo peggio in questi giorni.

Sognavo in grande ma considerando i mezzi ho fatto un grosso passo in avanti rispetto al Tour dello scorso anno. Abbiamo perso uomini importanti in squadra e per questo ho sofferto ma i miei compagni mi sono stati sempre vicino e per questo li ringrazio tantissimo. Non mi ha stupito il risultato finale, questo è il ciclismo e le corse a tappe durano 21 giorni dove tutto può succedere. Per me questa corsa è una conferma per cercare di fare meglio e voglio tornare prestissimo. Ho avuto problemi di salute negli ultimi giorni e sono convinto che posso fare meglio". 
 
 



 

Ultimo aggiornamento: 19:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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