Rugby, Sei Nazioni, Parisse: «Pronti a lottare per 80 minuti, siamo orgogliosi dell'Olimpico esaurito»

Sabato 13 Febbraio 2016 di Christian Marchetti
Rugby, Sei Nazioni, Parisse: «Pronti a lottare per 80 minuti, siamo orgogliosi dell'Olimpico esaurito»
Tanta diplomazia, qualche battuta rispondendo alle domande tecniche per non scoprire le carte e consuete dichiarazioni d'intenti. «La difficoltà di non riuscire a mettere in fila due prestazioni convincenti è un problema che si è verificato spesso negli anni passati. Dunque il nostro obiettivo, ora, è di essere performanti, di offrire un'altra grande partita per 80 minuti. A Parigi contro la Francia, comunque sia, abbiamo commesso tanti errori e ora c'è la volontà di giocare altri 80 minuti di qualità e non smettere mai di combattere». Parola di Sergio Parisse, capitano dell'Italia, a ventiquattr'ore dalla sfida che metterà di fronte gli azzurri all'Inghilterra, nella seconda giornata del Sei Nazioni 2016 (calcio d'inizio ore 15, diretta Dmax e Deejay tv).

PROVOCAZIONI   
Il tono è disteso. Comunque sia lontano dalle frecciatine lanciate dal ct del XV della Rosa Eddie Jones, che ha parlato della necessità di «sculacciare l'Italia». Jones tuttavia non ha risparmiato complimenti all'indirizzo del numero 8 azzurro. «Le sue parole farebbero piacere a chiunque, ma certo non mi danno uno stimolo ulteriore, così come non ne ricevo dalle critiche venute in settimana. Sono molto esigente, non ho mai sentito il bisogno di essere amato o elogiato».
A Parisse Jones opporrà il roccioso Billy Vunipola: «Il confronto con lui sarà come tutti gli altri. Una grande sfida. E' un uomo chiave, un grande ball carrier e dovremo fermarlo con una grande difesa. Più che altro sono convinto che domani sarà una vera guerra sui punti di incontro, peraltro influenzata dalle condizioni meteo. Con il pallone asciutto sarà un'altra partita».
Tornando alle provocazioni, «Jones è un grande coach, prova a motivare la sua squadra, ma credo che rispetti il nostro team. Anche i francesi dicevano che avrebbero dovuto farci 30-40 punti, poi invece così non è andata. L'Inghilterra è più forte e lui lancia un messaggio ai suoi. Per quanto mi riguarda, non giocherò certo una partita migliore per rispondere a Eddie Jones. Le motivazioni le trovo dentro di me».

AVVERSARI
Come si affronta questa Inghilterra? Quali sono i punti di forza? «Più difficile trovare quelli deboli - rileva il tecnico degli avanti Giampiero De Carli - Ciò che maggiormente spaventa è la coesione del gruppo. E' una squadra completa che fa della difesa la sua forza. Impatta molto forte e sui punti d'incontro dovremo essere preparati al meglio».
Altro punto nevralgico sarà la rimessa laterale, «che abbiamo studiato minuziosamente. Del resto, la loro touche è una delle migliori al mondo. Cercheremo comunque di metterli in difficoltà». 
«Grazie a Ford e Farrell - aggiunge poi il capitano - l'Inghilterra utilizzerà maggiormente il gioco al piede per mettere pressione e sfidarci sulle palle alte, dove l'estremo Brown è tra i migliori al mondo».
Inevitabile la domanda sui drop, dopo l'occasione sfumata in Francia. «Il drop fa parte del bagaglio di un giocatore. Il giovedì mi alleno su questo aspetto e sulle palle alte, ma non effettuo un allenamento specifico».

CONFRONTI
Arbitro della contesa sarà il neozelandese Glen Jackson. Giusto sottolinearlo, dopo gli incredibili svarioni dell'inglese Doyle allo Stade de France. Parisse non raccoglie: «Non è mia abitudine né abitudine del nostro sport polemizzare sugli arbitri. C'è un arbitro e bisogna rispettarlo».
Dal confronto tra i direttori di gara a quello sulle presenze allo stadio. All'Olimpico ci saranno 10 volte gli spettatori di Lazio-Verona. «E' un grandissimo piacere sapere degli spalti esauriti. Siamo convinti che al "sold out" abbia contribuito la partita giocata a Parigi. Se avessimo preso una bastonata, sono certo che non avremmo avuto 70.000 biglietti venduti. Non amo i paragoni col calcio e sono orgoglioso che la nostra Nazionale, anche se non vincente come altre rappresentative azzurre, riesca a portare tutta questa gente allo stadio. Spero che la gente sarà orgogliosa di noi».
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