Record di Mennea a rischio: la Federazione Europea prevede nuovi standard

Martedì 2 Maggio 2017 di Redazione Sport
Record di Mennea a rischio: la Federazione Europea prevede nuovi standard
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La Federazione europea di atletica leggera (Ea) ha approvato un progetto nel quale sono previste nuove regole di classificazione dei primati continentali per garantire l'integrità dello sport, messa a repentaglio dalle numerose squalifiche per doping. Tre le norme principali proposte per omologare i primati. Le prestazioni dovranno essere ottenute in un elenco di eventi internazionali riconosciuti in cui possono essere garantiti i più alti standard di attrezzature ufficiali e tecniche. L'atleta dovrà essere sottoposto a un numero concordato di test antidoping nei mesi precedenti alla prestazione e infine che i test possano essere ripetuti nei 10 anni successivi al record. I record in vigore non stabiliti secondo gli standard concordati rimarranno nelle liste all-time, ma il riconoscimento sarà conferito a prestazioni che soddisfino i criteri. Se questo progetto dovesse diventare legge, potrebbe essere a rischio anche il primato europeo di Pietro Mennea sui 200 metri, lo storico 19«72 stabilito il 12 settembre 1979 alle Universiadi di Città del Messico e che per 17 anni, fino al 1996, è stato anche record mondiale.

«È una soluzione radicale -ha detto il presidente della Ea, il norvegese Svein Arne Hansen- ma gli amanti dell'atletica sono stanchi di avere dei dubbi sui nostri record.
Abbiamo bisogno di un'azione decisiva per ristabilire la credibilità e la fiducia». Dello stesso avviso anche il numero uno dell'atletica mondiale, Sebastian Coe. «Vogliamo sottolineare che abbiamo messo in opera sistemi di lotta al doping più robusti ed efficaci rispetto a dieci o quindici anni fa. Ci saranno degli atleti, attualmente detentori dei record, che penseranno che la storia che riscriveremo li priverà di qualcosa, ma è un passo nella giusta direzione e, se verrà fatto in maniera strutturata, avremo allora una buona possibilità di ritrovare la credibilità di cui abbiamo bisogno».
Ultimo aggiornamento: 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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