Italia a testa alta contro i leggendari Springboks: a Padova finisce 6-22

Sabato 22 Novembre 2014 di Christian Marchetti
Italia a testa alta contro i leggendari Springboks: a Padova finisce 6-22

PADOVA - Ad Ascoli lo scalpo delle Samoa, a Genova i rimpianti contro l'Argentina, a Padova, oggi, in un "Euganeo" tutto esaurito, una sconfitta che è quasi un'impresa. Sudafrica 22, Italia 6: è tutto qui. Qualcosa comunque rimane perché all'Euganeo si è vista una grande Italia.

E da quel qualcosa, magari, si può costruire in vista di un Sei Nazioni già durissimo e una Coppa del Mondo in cui Parisse (che oggi festeggiava la sua sessantesima presenza da capitano) e compagni dovranno camminare sulle acque.

L'Italrugby, che osserva il lutto per la morte di Angelo Autore, gloria azzurra e dell'Aquila anni '60, fa la voce grossa in mischia. E non potrebbe essere altrimenti. A bordo campo, il tecnico De Carli si sbraccia, esulta per i fischi dell'arbitro Garces che “premia” i sacrifici di una prima linea capace di mettere in difficoltà personaggi del calibro di Oosthuizen, Strauss e Nyakane. Il Sudafrica soffre, dopo sette minuti concede anche un calcio difficile ad Haimona, da centrocampo. Quasi inevitabile l'errore nonostante l'ottimo piede dell'apertura di origini neozelandesi. Posizione complicata anche per il secondo piazzato che arriva al 12'. Ma stavolta il pallone è tra i pali per il 3-0 azzurro.

La reazione degli Springboks è rabbiosa. Ma sono colpi di machete, non di fioretto. Matfield guida la carica, gli viene dietro una terza linea che sfianca l'omologa italiana nella propria ventidue. Tre minuti e un fallo commesso dai padroni di casa consente a Lambie di portare i giochi sul 3-3.

Non si spegne la truppa di Brunel. Costruisce in attacco ma senza strafare, regge in difesa. Almeno fino al 22', quando gli Springboks passano. Un paio di minuti nella ventidue italiana, con rapide ripartenze dalla base della ruck, fino a quando non è Oosthuizen a sgretolare la difesa locale depositando sulla linea la prima meta del match. Lambie, da posizione non impossibile, sbaglia la trasformazione.

Gli ospiti prendono il controllo della partita. La battaglia lascia i giocatori senza fiato, costretti a ricorrere spesso alle cure mediche. Aguero, già al 35', è costretto a salutare la compagnia. Al suo posto De Marchi.

Miracolo: gli ultimi punti del primo tempo vengono ancora dal piede del numero 10 in maglia bianca. Tutto vero: l'Italia va all'intervallo sul 6-8.

Vera è anche la truppa di Brunel che entra in campo nella ripresa. Parisse e soci difendono forte su una squadra che prova ad accelerare i ritmi con Rainach. Se nel primo tempo erano gli avanti a portare la croce, nella ripresa sono i trequarti verde-oro a cercare la linea del vantaggio.

Altrove – ossia tra gli avanti – il logoramento prosegue. Prima linea azzurra a superarsi, ma c'è pure un Castrogiovanni che commette l'ingresso laterale più lampante nella storia del rugby. Successivamente, un acceso scambio di vedute in mischia chiusa contro gli avversari venuti da lontano. Serve anche questo per non prestare il fianco agli Springboks. E anche un filo di gioco sporco, come il calcetto rifilato da Geldenhuys in ruck.

C'è pure l'opportunità, per Haimona, di portare i padroni di casa in vantaggio, ma è un altro calcio da lontanissimo che si spegne ancor prima di sentire il profumo dei pali. È invece il Sudafrica a segnare, in maniera facile facile, con Reinach. Il furetto Springbok, dagli e dagli, trova l'intervallo nella linea azzurra per un 6-15 che fa troppo male.

Per non parlare dell'ultima volata di Habana, allo scadere. L'unico pallone di qualità di tutto il match, il buon Bryan l'ha trasformato in oro. Lo fa da una vita. Senza la sua marcatura, l'Italia sarebbe uscita con il passivo più contenuto di sempre contro gli Springboks.

È tutto qui. A Padova non si vola sulla testa dei grandi.

ITALIA-SUDAFRICA 6-22 (6-8)

ITALIA: Masi; Sarto (36' s.t. Toniolatti), Campagnaro, Morisi, McLean; Haimona (36' s.t. Orquera), Gori (25' s.t. Palazzani); Parisse (c), Vunisa, Zanni (1' s.t. Minto); Furno (31' s.t. Bortolami), Geldenhuys; Castrogiovanni (24' s.t. Chistolini), Ghiraldini (24' s.t. Manici), Aguero (35' p.t. De Marchi). All.: Brunel.

SUDAFRICA: Goosen (18' s.t. Le Roux); Pietersen, Serfontein, De Villiers (c), Habana; Lambie (17' s.t. Pollard), Reinach (21' s.t. Hougaard); Vermeulen, Mohoje (17' s.t. Carr), Coetzee; Matfield, Etzebeth; Oosthuizen (21' s.t. Redelinghuys), Strauss (11' s.t. Du Plessis), Nyakane (17' s.t. Steenkamp). All.: Meyer.

Arbitro: Garces (Francia)

Marcatori: 12' c.p. Haimona (3-0), 15' c.p. Lambie (3-3), 22' m. Oosthuizen (3-8), 41' c.p. Haimona; s.t.: 19' m. Reinach tr. Pollard (6-15), 40' m. Habana tr. Pollard (6-22)

Calci: Haimona 2/4; Lambie 1/2, Pollard 2/2

Cartellini: nessuno.

Ultimo aggiornamento: 18:56

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