VeniceMarathon, Boudalia inossidabile: a 47 anni corre per il podio

Martedì 20 Ottobre 2015 di Francesco Marcuglia
VeniceMarathon, Boudalia inossidabile: a 47 anni corre per il podio
Maratona di Venezia n. 30. Anche in questa «special edition» la nostra provincia è presente in gran numero. Tra i molti runners di maglia veneziana, ad avere i favori del pronostico è il naturalizzato Said Boudalia. Stradista per eccellenza della Biotekna Marcon che, a dispetto delle sue 47 primavere, ha avuto un 2015 d'attenzione.



A maggio s'è laureato a Grosseto campione europeo master di mezza maratona, in categoria M45, nel tempo di 1.08.18. Crono migliore di tutta la manifestazione. Indi, più recente, successi nella Forest Run (a Pian del Cansiglio; 24 km) e, giusto la scorsa domenica, alla "24 Ore di San Martino" a Belluno dove ha percorso in un'ora 19.051 metri, primato della gara. Ma, in fatto di Maratona di Venezia, nell'edizione del 2012 ha conquistato il titolo di vice campione italiano (2.27.50).



«Mi son preparato per bene - dice Said - e penso di riuscire ad andare sotto la soglia 2h e 20'. Sempre beninteso le cose vadano per il verso giusto. Certo, la mia gara verterà sul piano dell'impegno, di certo, pur senza soffrire oltremodo. Insomma... Inshallah.»

Non sarà della partita, invece, il martellacense Marco Boffo, primo veneziano l'anno scorso (8. assoluto, 2.34.33). L'azzurro di ultramaratona è reduce da un intervento ai tendini.



Chi, di contro, vi partecipa ad ogni costo è il miranese Giuliano Barizza: «Ho preso parte a tutte le maratone a Venezia. Sono appunto al numero 30 e, pur con problemi ai piedi che mi provocano sofferenza nel gesto atletico, spero tanto di portarla a termine». Filippo Barizza, figlio del master Giuliano, domenica 11 ottobre argento alla mezza di Albarella (1.11.25) riferisce: «Ci sarò. Ma esclusivamente per affiancare l'amico Leonardo Calzavara verso al 2 ore e mezza. Può essere io mi fermi prima del traguardo».



In campo femminile la prima di team veneziano nel 2014 è stata la lidense d'adozione Paloma Morano Salado (7. in 2.59.96). «Non mi trovo in condizione - ammette - non riesco ad esprimermi, a concentrarmi. È in dubbio ce la faccia a concluderla».



Spiacevole rinuncia è quella della veneziana doc Giovanna Epis: «Volevo esordire nella mia città. Quindi preparazione accurata. Ma, una settimana fa, ecco la iella: infiammazione tendinea. Quindi a gran malincuore appuntamento rinviato giocoforza all'anno venturo.»



Parecchi i nostri alla «VM10KM», 4. tappa del Garnin Fore Runner Tour. Partenza alle 8,30 dal Parco San Giuliano (Porta Blù) ed arrivo in Riva 7 Martiri, con suggestivo passaggio a Piazza San Marco. Insomma gli ultimi 10 chilometri della maratona. Il mestrino Pietro Bernardoni, in podio l'anno passato, punta a ripetersi, spera con un crono attorno ai 32 minuti. Poi Luca Solone («Ma ho un ginocchio in disordine»), Matteo Gobbo («Nelle lunghe distanze mi tormenta un dolore al fianco destro. I 10 chilometri li reggo. Ci spero»), Giorgio Zanta (La scorsa domenica ha vinto la mezza di Carpi: 1.11.24).



Tra le donne c'è la mirese Giovanna Pizzato, data dall'allenatore Bepi Mattiello in condizione favorevole. Viene dal successo nella mezza di Jesolo (1.19.09), dall'argento di quella di Albarella (1.21.52), dalla vittoria nella Maratonella di Campalto (15 km). «Attualmente reputo di valere 35.30. Mi auguro di confermarlo», il suo pensiero.
Ultimo aggiornamento: 15:41

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