Doccia fredda per Del Piero: Torino gli nega la cittadinanza onoraria

Martedì 20 Gennaio 2015 di Giacomo Perra
Alessandro Del Piero
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Nulla da fare. Non sono bastati diciannove anni vissuti da campione, fuori e dentro il rettangolo verde: Alessandro Del Piero, bandiera indiscussa della Juventus, con la cui maglia ha deliziato i palati dei buongustai del calcio dell’intero pianeta e vinto tutto, tra scudetti e coppe varie, dal 1993 al 2012, non sarà cittadino onorario di Torino.
Il Consiglio comunale del capoluogo piemontese, infatti, ha deciso di bocciare la proposta presentata dalla Lega Nord, negando così il prestigioso riconoscimento all’ex capitano bianconero.


Decisamente una brutta sorpresa per “Pinturicchio”, che ancora non ha commentato la decisione dei consiglieri, compatti nel concedere il tributo a Papa Francesco e a don Aldo Rabino, storico cappellano del Torino, su cui invece si è voluto soffermare, esprimendo amarezza e disappunto, Fabrizio Ricca, capogruppo del Carroccio: “Il Comune ha concesso la cittadinanza onoraria a chiunque, anche a chi come Roberto Saviano non ha mai avuto nulla a che fare con Torino. Quando si tratta di conferirla a un personaggio che ha portato ovunque la torinesità, decide di negarla”.

A Del Piero, vittima, a quanto sembra, più di valutazioni politiche che sportive o legate alla sua persona, non ha giovato quindi la juventinità del sindaco Piero Fassino, il cui partito di appartenenza, il Pd, ha contribuito ad affossare la proposta della Lega. «La cittadinanza onoraria va usata con saggezza - ha spiegato il capogruppo democratico Michele Paolino -. Forse sarebbe opportuno introdurre riconoscimenti diversi, ad esempio un premio alla città».

Idilliaco ed esaltante per quasi tutto il periodo della sua permanenza in città, il rapporto tra il più prolifico goleador juventino di sempre, forse l’ultimo grande amore calcistico dell’Avvocato Agnelli, e Torino sta insomma conoscendo ultimamente temperature minime da gelo siberiano. La mancata concessione della cittadinanza onoraria, infatti, giunge per Del Piero dopo il clamoroso divorzio con i bianconeri, sancito quasi tre anni fa, guarda caso, proprio da un torinese doc, Andrea Agnelli. A dispetto del grande amore degli amanti della “Vecchia Signora” e della splendida forma, per non dire dell’attaccamento alla maglia, del campione veneto, Agnelli decise di lasciare andare il suo calciatore più prestigioso, negandogli con freddezza la possibilità di scegliere in autonomia il momento dell’addio. Anche quella volta forse Alex meritava un trattamento diverso.
Ultimo aggiornamento: 17:05

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