Puntava all'Europa e invece alla fine ha perso contro la penultima della classifica. Povera Fiorentina, scivolata in Sicilia (0-2) come giocasse tra amici la partitella di calciotto del giovedì. A piegarla sono stati i gol di Diamanti e di Aleesami; e probabilmente l'espulsione di Astori, piovuta nel finale. I viola sono rimasti così alle spalle dell'Inter, settima. E, domenica prossima, affronteranno il Sassuolo.
In uno sbandamento totale di giornata (non avvistate però nebbie) è caduta, analogamente, pure l'Udinese (0-4). Al Dall'Ara ha vinto il Bologna, calando un poker perfino esagerato. Destro ha sbloccato dopo 100 secondi, poi Taider ha raddoppiato in coda alla prima frazione, quindi Destro si è regalato la doppietta, infine, tanto per farsi del male, Danilo ha pensato allegramente di firmare un'autorete. Salvi da tempo, il Bologna e l'Udinese hanno poco ancora o nulla da chiedere alla stagione.
Nel gran ballo delle squadre in bilico, poi, a scivolare è stato il Genoa. Tra l'altro i rossoblù sono caduti in casa, rotolando a un solo punto dall'Empoli, primo dei virtualmente salvi, e a cinque lunghezze dal Crotone, primo dei virtualmente retrocessi. Sbagliato un rigore con Simeone (da non dormirci), il Genoa ha segnato grazie a Pandev ma ha incassato nella ripresa le reti di Bastien e di Birsa. A chiudere, l'espulsione del veneto Depaoli.
L'Empoli, dicevamo. Ha perso (1-3) in casa contro il Sassuolo e si è complicato la vita, considerando il pari raccolto dal Crotone. Comunque, al Castellani, Peluso ha sbloccato: poi Pucciarelli ha regalato speranze di pareggio su rigore, infine Matri e Duncan hanno firmato la sentenza.
Infine la partita (senza valore) di Cagliari. Per capirsi, i sardi sono salvi da settimane; il Pescara è già retrocesso. Ne è uscita una sfida segnata da poche emozioni e risolta da un rigore di Joao Pedro. Da segnalare che Muntari ha lasciato il campo prima della fine della partita perché ha sentito dei cori razzisti alzarsi dalle tribune.
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