Buffon e Chiellini alla Juventus fino a fine carriera. Agnelli: «Sanno che qui conta vincere»

Giovedì 20 Novembre 2014 di Luca Pasquaretta
Buffon e Chiellini alla Juventus fino a fine carriera. Agnelli: «Sanno che qui conta vincere»
Fino alla fine come ama ricordare sempre Andrea Agnelli. Buffon e Chiellini fino alla fine, o almeno fino a fine carriera. Un video celebrativo ha preceduto la conferenza stampa. Ha preso la parola il presidente: «Oggi per me, per la Juventus, è una giornata importante, il capitano e il vice capitano annunciano i rinnovi. Gigi fino al 2017, Giorgio ha 4 scudetti fino al 2018. E' la memoria storica del recente passato, erano in paradiso, sono scesi all'inferno, hanno accompagnato la Juve in campo e sul campo di nuovo in paradiso, sono due portatori di valori della Juve, rappresentano la juventinità a tutti gli effetti, la cultura del lavoro e del non mollare mai». E ancora: «Alla juve si ricerca sempre la vittoria, la loro assoluta leadership dentro e fuori dal campo è palese, il periodo più simbolico, quando la Juve giocava senza allenatore in panchina (Conte squalificato, ndr), Gigi con le sue parole è sempre stato un punto fermo, Giorgio in campo era la grinta della ricerca del risultato». Poi un flashback. «Ricordo il 23 gennaio 2013, quando eravamo qui io e Gigi, ho apprezzato l'uomo ancora prima del calciatore, leale, corretto, non erano parole di circostanza ieri non lo sono oggi. Uno come lui merita il pallone d'oro, troverei curioso che lo vincesse Neuer. Giorgio è un esempio per i ragazzi. Ho il privilegio di mettere la mia professionalità al servizio dei miei sentimenti, non è un riconoscimento alla carriera, è giusto proseguire il percorso insieme, condivido gli obiettivi, ma anche i sogni, per trasformarli in realtà ci vuole coerenza». A proposito di sogni Andrea Agnelli ha rilanciato: «Se fosse per me la Champions la vincerei subito, questa Juve ha le potenzialità di essere fra le prime 8 in Europa, il Real ci ha messo 10 anni per vincere la decima, questo deve farci riflettere quanto sia difficile alzare al cielo quel trofeo».



Parola a Buffon: «E' un'altra giornata speciale e gratificante, questi attestati di stima del presidente e della società è un qualcosa che mi rendono orgoglioso delle scelte fatte 14 anni fa, mi ha formato, migliorato e regalato certezze nuove come sportivo, giocatore e uomo, sono molto contento di condividere con un ragazzo come Giorgio una giornata così, lui è un esempio migliore da spendere per i giovani, per la voglia, la professionalità, la disciplina, il carattere. E' riuscito a ritagliarsi un ruolo da grandissimo professionista. Ai figli di un Dio minore bisognerebbe portare l'esempio di Giorgio. Vorrei sempre essere un valore aggiunto in campo e nello spogliatoio. La juve mi ha dato tutto quello che cercavo e sicuramente non sarà mai in debito con me».



Infine Chiellini: «Sono un po' emozionato, ringrazio Gigi e il presidente per le bellissime parole, ripenso indietro a tutte quelle persone che in questi 10 anni mi hanno aiutato a crescere, a diventare un uomo in questa società e in questa città, è stata dura all'inizio, la Juve è una grande famiglia, spero di rendere orgogliosa la società e i tifosi fino all'ultimo giorno. Non è un riconoscimento, ma una voglia ulteriore per raggiungere nuovi risultati, il lavoro e il sacrificio sono la base per centrare gli obiettivi futuri. Un rammarico? Non aver disputato la finale di Europa League allo Juventus Stadium». Su questo argomento Buffon ne ha aggiunta un'altra: «La finale di Coppa Italia persa contro il Napoli. La Champions? E' un sogno realizzabile. Lo sfogo di Conte? Non ero in ritiro, se lo ha fatto avrà avuto le sue ragioni, è uno schietto e diretto».



Sul capitolo Nazionale Agnelli ha tagliato corto: «Non vedo rapporti difficili fra club e gli azzurri, rispettiamo i regolamenti, con orgoglio siamo i maggiori fornitori di giocatori all'Italia». Così sia.

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