C'era una volta Lazio-Inter: storia di una sfida dal gusto particolare

Domenica 1 Maggio 2016 di Emiliano Bernardini
C'era una volta Lazio-Inter: storia di una sfida dal gusto particolare
La gara contro l'Inter non è mai una sfida come tutte le altre. Basta andare indietro nei ricordi per rendersene conto. Nel 2002, quella che poteva essere una festa scudetto per i nerazzurri, si trasformò in una vera e propria tragedia con Poborsky che cucì lo scudetto sulle maglie della Juventus. Nel 2010 la Lazio si fece perdonare perdendo per 2-0 e consentendo il sorpasso dei nerazzurri ai danni della Roma, la sfida è passata alla storia per l'ironico striscione della curva Nord ”Oh noo” ad ogni gol nerazzurro. L'ultima, quella della passata stagione, vide l'ex dal dente avvelenato Hernanes segnare una doppietta. Un brutto stop per la Lazio che puntava al secondo posto e alla fine arrivò terza.

SILENZIO RUMOROSO
Anche oggi il trend non verrà certo rovesciato. Pochissimi i biglietti venduti, l'Olimpico sarà un deserto che farà molto rumore. Le due tifoserie si ritroveranno al FutbolClub in Via del Baiardo, e si affronteranno in una partita di calcio. L'iniziativa ha come intento quello di continuare la protesta nei confronti dei provvedimenti presi dal prefetto di Roma Franco Gabrielli e di rinforzare il gemellaggio tra le due curve. «Il vero calcio siamo noi, senza barriere né vincoli o restrizioni e lo dimostreremo ancora una volta. Tutti sono invitati per creare sugli spalti un'atmosfera degna e coinvolgente nonché per rinnovare il gemellaggio con i tifosi nerazzurri della Curva Nord di Milano» si legge in un comunicato diffuso nei giorni scorsi. La Lazio ha poco da chiedere ad un campionato chiuso in modo deludente, l'unico misero obiettivo è quello di conservare l'ottavo posto per evitare almeno i preliminari di Coppa Italia. Discorso differente per l'Inter che è ancora matematicamente in corsa per la Champions League (dista sette punti dal terzo posto occupato dalla Roma) e proverà a giocarsi le sue chance fino all'ultimo.
 
NUMERI BALLERINI
Quella di questa sera sarà la sfida numero 166. I precedenti sono a favore dei nerazzurri in vantaggio 67 a 41, mentre sono 57 i pareggi. Discorso diverso per quanto riguarda le gare giocate all'Olimpico dove la Lazio è in vantaggio 25 a 19, con 28 segni X. Il talismano laziale è senza dubbio Candreva che ha già segnato 4 gol ai nerazzurri. Subito dietro c'è Klose a quota due. Miro ha fissato un obiettivo prima di salutare la Lazio: gli servono tre marcature per diventare il settimo bomber della storia laziale, a quota 64. In casa Inter, invece, da tenere d'occhio Palacio che ha segnato 7 gol in undici gare. Curiosità: i tre portieri dell'Inter Handanovic, Carrizo e Berni sono tutti ex biancocelesti.

LE SCELTE
Inzaghi continua a dover fare i conti con l'emergenza. Anche oggi l'allenatore biancoceleste dovrà inventare la formazione. In difesa gli uomini sono contati. La linea a 4 sarà composta da Basta, Bisevac, Gentiletti e Konko. I problemi seri sono a centrocampo dove il tecnico cercherà in ogni modo di recuperare Biglia. L'argentino è stato convocato e questa mattina farà il provino decisivo.
Non dovesse farcela uno tra Onazi e Cataldi andrà in regia. Chance per Milinkovic, da valutare anche Lulic che non è al meglio. Nessun dubbio invece per quanto riguarda il reparto avanzato. Klose sta bene e sarà lui il titolare, ai suoi fianchi agiranno Candreva e Keita con Anderson ancora relegato in panchina.
Ultimo aggiornamento: 14:36
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