Battuto Arzignano, sono 8 vittorie di seguito per il Padova dei record

Lunedì 27 Ottobre 2014 di Andrea Miola
Battuto Arzignano, sono 8 vittorie di seguito per il Padova dei record
PADOVA - E sono otto, ma che sofferenza. Ancora una vittoria e ancora un primato per il Padova che eguaglia la migliore striscia di successi in assoluto che risaliva al campionato di C2 2000-2001 con Franco Varrella in panchina. A decidere la gara, poco prima dell'intervallo, la rete di testa di Mazzocco, goleador, in formato trasferta, che, ben servito da Busetto dalla destra, colpisce a incrociare, prendendo controtempo il portiere avversario. Ad Arzignano arrivano così tre punti meritati, ma sospirati fino alla fine delle ostilità, che nell'occasione hanno messo più in risalto il carattere e l'esperienza della squadra, anche se i migliori in campo sono risultati proprio i giovani.



Un'unica novità rispetto all'undici di partenza dell'ultima partita con il Belluno, con il rientro in mediana di Segato, dopo la recente riduzione di un turno della sua squalifica. L'ex Porto Tolle viene schierato in cabina di regia al fianco di Nichele e Mazzocco, con la conferma del centrocampo a tre e con Cunico alle spalle della coppia d'attacco Tiboni-Ilari. Ancora assenti Dionisi e Ferretti, oltre al giovane Bruzzi.



Fatica il Padova in avvio di gara a trovare spazi per fare male contro una formazione ordinata e ben coperta che vanta non a caso, una delle migliori difese del girone e che punge sulla propria sinistra con il vivace Marchetti. Occorre aspettare la mezz'ora per registrare la prima vera occasione, frutto di un inserimento di Ilari che dialoga con Tiboni e colpisce a botta sicura, ma Cristofoli mette in angolo. Parlato cambia assetto e ripropone il 4-2-3-1, allargando sulla destra lo stesso Ilari e spostando Mazzocco sulla sinistra in posizione più avanzata, mossa da cui poco dopo scaturisce la rete. E non solo. Sempre di testa sfiorano il bis ancora Mazzocco e poi Ilari.

L'inizio della ripresa, con un paio di mischie pericolose in area biancoscudata, prefigurano il copione a venire, con Cunico e compagni che non riescono a colpire di rimessa e abbassano gradualmente il baricentro. Arrivano così tanti palloni dalle parti di Petkovic, costretto per due volte agli straordinari. Prima risponde con disinvoltura al tentativo dal limite di Marchetti dopo un rinvio corto di Niccolini (12'), poi al 30' mette in angolo sulla conclusione dello stesso giocatore, a due passi dalla porta, sporcata da Sentinelli a cui era sfuggito. Dove non ci arriva il portiere, è la buona sorte a graziare il Padova, come sull'incornata alta di un soffio di Simonato su azione d'angolo (31') o quando Bolgato colpisce male da buona posizione (43'). Nel frattempo Parlato rimescola le carte, riportando nella posizione originaria Mazzocco per garantire maggiore copertura e inserendo Pittarello al posto dello stanco Tiboni, costretto a svariare senza fortuna su tutto il fronte offensivo. Poi scatta il turno di Bedin che rileva un Segato meno brillante del solito e l'ultimo cambio - fuori la punta Ilari e dentro il difensore Thomassen - la dice lunga sulle sofferenze del Padova nei minuti finali.

In pieno recupero Mazzocco fallisce il raddoppio su un'altra iniziativa dell'ottimo Busetto e Carlotto chiude la gara con un tiro sull'esterno della rete. Animi un po’ tesi tra i giocatori in campo al triplice fischio e poi la passerella del Padova sotto ai mille tifosi arrivati al "Dal Molin". Per la prima volta i biancoscudati non hanno subìto gol in trasferta, ma paradossalmente la cosa si è verificata nel match di maggiore sofferenza.
Ultimo aggiornamento: 13:12

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci