Cittadella, si chiude un'era: dopo 7
anni la retrocessione in Lega Pro

Sabato 23 Maggio 2015 di Claudio Malagoli
Delusione e lacrime
CITTADELLA - Niente miracolo. Dopo sette anni ricchi di soddisfazioni a livello tecnico e anche societario, il Cittadella beve l’amaro calice e saluta la serie B. Già sull’orlo del baratro, la squadra granata si è lasciata battere in casa da un Perugia con la testa ai play off. E ogni illusione di salvezza è svanita nel nulla. Unica magrissima consolazione il fatto che anche una vittoria non avrebbe cambiato il destino della truppa di Foscarini: le sfide di Crotone e Latina sono infatti finite in parità, spedendo di fatto Entella e Modena ai play out.



Obbligato a vincere per nutrire ancora qualche speranza, il Cittadella è partito subito forte, sfruttando soprattutto la vivacità di Minesso sulla corsia di sinistra. Annullato dopo quattro minuti per fuorigioco un gol a Coralli. Ghiotta l'occasione capitata poco prima del quarto d'ora a Gerardi che si è involato verso la porta avversaria, decisiva l'uscita bassa di Provedel che con la punta delle dita è riuscito a sventare la minaccia. Squillo del Perugia al 21': il destro dal limite di Falcinelli è stato in parte smorzato dal braccio (attaccato al corpo) di Donazzan. Gli umbri hanno reclamato il rigore, ma l'arbitro ha considerato l'involontarietà del tocco e non è intervenuto.



Anche se in formazione rimaneggiata e con il pensiero alla prima sfida di play off in programma martedì sera, gli ospiti non hanno comunque lesinato energie, provando a ribaltare l'azione ogni volta che ne hanno avuto l'opportunità. Tra i più combattivi soprattutto Falcinelli e Lanzafame. Provvidenziale al 39' un recupero di Pellizzer su Parigini. Nel finale di tempo anche il Cittadella ha inutilmente reclamato un calcio di rigore per una presunta trattenuta di Crescenzi su Coralli.



Ad accendere la ripresa ci ha pensato Sgrigna, fino a quel momento un po' fuori dal gioco: forte e abbastanza angolato il suo destro dai 25 metri, sventato in tuffo da Provedel. Pronta la risposta del Perugia. Una sventola di Comotto a filo d'erba ha costretto Pierobon a una difficile deviazione, sul pallone si è avventato Lanzafame che ha incrociato sul secondo palo dove il nuovo entrato Nielsen è arrivato con un attimo di ritardo. Decisamente meglio ha fatto Fabinho (12’) che di sinistro su punizione ha infilato la porta granata.



Durissimo il colpo sul morale del Cittadella, tanto più che un minuto dopo Coralli in torsione aerea da distanza ravvicinata ha incredibilmente spedito la sfera sul fondo. E a salve ha sparato anche Gerardi calciando addosso al portiere un pallone che meritava una sorte migliore. Quindi, sfortunato due volte Sgrigna: prima il suo esterno dal limite ha lambito il palo, poi Provedel gli ha negato un gol quasi fatto. Il pareggio sembrava nell’aria. Invece è arrivato il 2-0 del Perugia con una micidiale ripartenza firmata da Parigini. E il Cittadella ha detto addio tra le lacrime alla serie B.



La retrocessione è stata anche l’ultima pagina dell’esperienza decennale di Foscarini sulla panchina granata: a fine partita il tecnico ha infatti annunciato il suo addio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci