Balotelli-Ancelotti 0-3 e Cerci trova il gol all’ultimo palpito

Giovedì 23 Ottobre 2014 di Benedetto Saccà
Balotelli-Ancelotti 0-3 e Cerci trova il gol all’ultimo palpito

LIVERPOOL - Leggero il volo del Real Madrid di Ancelotti, planato facile oltre l’ostacolo del Liverpool di Balotelli. Un gol di Cristiano Ronaldo e una doppietta di Benzema hanno archiviato la pratica di Anfield Road in 41’ appena (3-0): e, a stringere, gli spagnoli hanno offerto una prova di spessore a tre giorni dal Clasico di Liga col Barcellona di Luis Enrique. Pessima, all’opposto, la prestazione di Balotelli, sostituito per pietà dal tecnico Rodgers durante l’intervallo. Mario, ormai ex centravanti azzurro, ha fallito l’ennesimo appuntamento: vaga per il campo alla (vana) ricerca di un’idea, ma puntualmente si smarrisce lungo misteriosi viottoli.

Preoccupante, a tratti.

A mario è poi sufficiente lo scambio di una maglia alla fine del primo tempo per trovarsi sul banco degli imputati e questa volta anche Brendan Rodgers non gli risparmia qualche critica. Ieri, al termine del primo tempo di Anfield Road, l'ex Inter e Milan ha scambiato la maglia con il centrale del Real, Pepe. Nulla di male in Italia, succede spesso, ma in Inghilterra non c'è questa abitudine e forse anche per questo Balotelli non è rientrato in campo dopo l'intervallo. «Non è una cosa che mi piace vedere, in altri paesi capita, ma qui non succede e non deve succedere se non a fine partita- ha dichiarato il tecnico che finora ha sempre difeso Balo -. La scorsa stagione c'è stato un caso analogo e sono dovuto intervenire, lo farò ancora". Critiche per Balotelli anche da parte dell'ex nazionale inglese, Phil Neville: «ci sono alcune cose che non si fanno quando si perde 3-0 in casa in Champions League, non si scambia la maglia sotto gli occhi di tutti».

Anche la stampa inglese, mai tenera con «SuperMario», prende di mira l'italiano, ma per sua fortuna c'è anche chi lo difende e non è uno qualsiasi visto che Michael Owen ha scritto la storia del Liverpool. «Non sono un grande fan di Balotelli, ma la classe non gli manca ed è ingiusto scaricare tutte le colpe su di lui - scrive l'ex bomber su Twitter -. Un'ultima considerazione, la cosa che preoccupa di più è il linguaggio del corpo dei compagni nei suoi confronti. Se perde il loro rispetto per Mario sarà una grande lotta».

I campioni d’Europa del Real si sono comunque confermati comunque primi nel girone B a punteggio pieno dopo tre turni e hanno già acciuffato, di fatto, l’accredito per gli ottavi di finale, considerando che tutti gli «abitanti» del raggruppamento sono raggrumati a quota tre punti. D’altronde, stasera, l’imprevedibile Ludogorets ha perfino piegato (1-0) il Basilea in casa: ha risolto Minev, ben oltre il tempo massimo.

Continua a naufragare, intanto, il Galatasaray di Cesare Prandelli: i colpi devastanti oggi l’ha indovinati il Borussia Dortmund allo stadi Ali Sami Yen. Quattro gol a zero: e sarebbe potuta andare pure peggio. Aubameyang per due volte, Reus e l’appena subentrato Adrian Ramos hanno bruciato in scioltezza le velleità dell’ex laziale Muslera, apparso per la verità davvero impresentabile. A riposo in panchina, invece, Immobile. Il Borussia ora è capolista del girone D con nove punti mentre i turchi hanno affondato un piede (e mezzo) nel baratro, visto che sono ultimi a quota uno insieme all’Anderlecht. Già, perché i belgi si sono lasciati sorprendere dalla rimonta esterna dell’Arsenal (2-1): Najar ha illuso addirittura dopo 71’, quindi Gibbs e Podolski hanno corretto il corso della sfida all’estremo palpito. Bravi i londinesi, va detto, adesso secondi con un ritardo di tre lunghezze appena rispetto ai tedeschi.

Viceversa Giulio Donati, sì l’ex del Grosseto, del Padova e del Lecce, ha sbloccato la gara fra il Bayer Leverkusen e lo Zenit San Pietroburgo, firmando fra l’altro il proprio primo gol sia in Champions League che indossando i colori del Bayer. A seguire la squadra di Schmidt ha spiegato le ali e ha raddoppiato grazie a Papadopoulos (2-0), volando così al comando del gruppo C con sei punti. Al contrario lo Zenit è scivolato al terzo posto a quota quattro e ha dovuto ubbidire al sorpasso del Monaco, ora secondo a cinque e capace stasera di strappare un pareggio (0-0) al Benfica, smottato ormai all’ultima piazza con un punticino.

Quanto al raggruppamento della Juventus, anche l’ex giallorosso Alessio Cerci ha partecipato al trionfo raccolto dall’Atletico Madrid contro il Malmö al Vicente Calderon (5-0). Alessio ha realizzato «soltanto» il quinto gol della serata, certo, eppure, si sa, i lunghi viaggi cominciano sempre con i piccoli passi, specie sotto il profilo psicologico. Del resto Koke, Mandzukic, Griezmann e Godin si erano dati d’attorno solo per stendergli un tappeto (bianco)rosso ai piedi.

Ultimo aggiornamento: 13:56

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