Chievo-Fiorentina 0-3: Tello, Babacar
e Chiesa firmano il tris della Viola

Effetto Juve. La vittoria sulla Signora ha gasato la Fiorentina. Che la zona Europa può ancora tenerla lì, sul post-it dell’ufficio, come buon proposito del suo 2017. Ci sono difetti, nella versione di Verona, 3-0 sul Chievo, tipo certe falle della difesa a tre, che nel primo tempo concede ai veronesi cross su cross e occasioni d’oro, tutte situazioni in cui quelli di Sousa sono graziati dall’imprecisione altrui. Ma ci sono anche, soprattutto, i pregi di una squadra che sa essere bella e ordinata nel possesso palla, stancando l’avversario nella rincorsa del pallone, e sa, in fase difensiva, essere rognosa in pressing, recuperando palla nella metà campo che conta. Il gol del vantaggio, di Tello, nasce così, anche se molta colpa è imputabile a Dainelli. Mentre il raddoppio, su rigore, racconta di Babacar, sufficientemente bravo nel tenere occupata la difesa di Maran e a non far rimpiangere l’assenza di Kalinic. Il tris di Chiesa dice di un figlio d’arte, Federico, che si muove come papà Enrico e sa fare male anche negli ultimi 16 metri, partendo da dietro. Non fosse per gli 8 tiri concessi al Chievo nel primo tempo, la Fiorentina di Sousa, a Verona, è sembrata, in potenza, una squadra che all’Europa può e deve legittimamente guardare: quota 33, e una partita in meno, i viola ripartono da lì.


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