«Totti è un giocatore straordinario. Avrebbe meritato un Pallone d’Oro per quello che ha fatto in carriera. Lui può dare ancora qualcosa di importante come ha fatto ad esempio domenica scorsa con l’Udinese. Anche se non può giocare tutta la partita, può fare comunque la differenza e Luciano Spalletti, con grande intelligenza, sta gestendo benissimo questi momenti». Parole e musica di Paulo Roberto Falcao, interprete sontuoso del secondo scudetto giallorosso e della nazionale brasiliana. Il primo centrocampista a indossare la maglia numero 5 nella serie A, stamani è entrato ufficialmente nella Hall of Fame del calcio italiano. Cerimonia come al solito nel sontuoso Salone dei 500 a Palazzo Vecchio per festeggiare la sesta edizione: insieme a Falcao un parterre de roi composto da Maradona, Antognoni, Tardelli, Bergomi, Paolo Rossi, Claudio Ranieri, il ct azzurro Ventura, Rivera, Oriali.
Falcao ha parlato anche della rincorsa della Roma e del tonfo bianconero a Firenze: “Il campionato è aperto non ci sono dubbi, anche se le cose non sono cambiate dagli anni Ottanta, è sempre la Juve la squadra da battere. Ma la Roma ha un grande pregio: vince anche quando non gioca bene e questo è importantissimo. Poi ha un allenatore davvero molto bravo: Luciano aveva già dimostrato in pieno il proprio valore”.
In forma e con la battuta sempre in canna Diego Maradona, soprattutto quando c’è da affondare il centravanti della Juve: “Messi, Dybala e Higuain? Il più forte è il primo, fa cose eccezionali con la palla. E’ bravissimo anche Dybala, non ci sono dubbi, molto tecnico. Higuain certamente non può entrare nella categoria degli altri due… Lui fa solo gol…”.
In questa edizione la Figc ha fatto entrare Giuseppe Bergomi (giocatore italiano), Paulo Roberto Falcao (giocatore straniero), Claudio Ranieri (allenatore italiano), Silvio Berlusconi (dirigente italiano), Paolo Rossi (veterano italiano), Melania Gabbiadini (calciatrice italiana), Nils Ledholm, Giulio Campanati e Cesare Maldini (premi alla memoria).
Ultimo aggiornamento: 16:51
Falcao ha parlato anche della rincorsa della Roma e del tonfo bianconero a Firenze: “Il campionato è aperto non ci sono dubbi, anche se le cose non sono cambiate dagli anni Ottanta, è sempre la Juve la squadra da battere. Ma la Roma ha un grande pregio: vince anche quando non gioca bene e questo è importantissimo. Poi ha un allenatore davvero molto bravo: Luciano aveva già dimostrato in pieno il proprio valore”.
In forma e con la battuta sempre in canna Diego Maradona, soprattutto quando c’è da affondare il centravanti della Juve: “Messi, Dybala e Higuain? Il più forte è il primo, fa cose eccezionali con la palla. E’ bravissimo anche Dybala, non ci sono dubbi, molto tecnico. Higuain certamente non può entrare nella categoria degli altri due… Lui fa solo gol…”.
In questa edizione la Figc ha fatto entrare Giuseppe Bergomi (giocatore italiano), Paulo Roberto Falcao (giocatore straniero), Claudio Ranieri (allenatore italiano), Silvio Berlusconi (dirigente italiano), Paolo Rossi (veterano italiano), Melania Gabbiadini (calciatrice italiana), Nils Ledholm, Giulio Campanati e Cesare Maldini (premi alla memoria).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
