Il giovane del Bayern ha il padre malato,
Guardiola lo consola e si commuove

Martedì 3 Dicembre 2013
Pep Guardiola e Pierre-Emile Hojbjerg
BERLINO - Mio padre malato di cancro, e a 18 anni mi sono sentito solo e lontano da casa. Guardiola mi ha consolato e si commosso. Queste le parole di Pierre-Emile Hojbjerg, giovane promessa danese del Bayern Monaco.





«I medici mi dissero che non credevano che mio padre potesse sopravvivere», ha spiegato il danese Pierre-Emile Hojbjerg alla televisione del suo paese, essendo stato scelto come «talento calcistico dell'anno». «Arrivai all'allenamento e non potevo smettere di piangere e piangere». Quando Guardiola gli domandò che cosa succedeva, il giovane gli ha raccontato quello che gli stava accadendo. «Mio padre potrebbe morire, ho 18 anni, io sono qui, infortunato e solo».

La reazione del tecnico ha sorpreso il giocatore. «Mi disse: 'devi stare vicino alla persone care, anche se quello pregiudica il tuo lavoro'. Dopo 'Pep' ha iniziato a piangere ed ho sentito che non poteva parlare. Mi disse che sia lui che il club sarebbero stati al mio fianco». Secondo Bild, Guardiola ed il Bayern si sono adoperati affinchè il padre fosse trasportato in Germania, dove ora viene curato dal cancro. «Ora dicono che mio padre ha possibilità reali di sopravvivere», ha raccontato Hojbjerg.
Ultimo aggiornamento: 16:17

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