Inter, Mancini non fa sconti: «Il giudizio sulla nostra stagione è ancora negativo»

Lunedì 27 Aprile 2015 di Salvatore Riggio
Inter, Mancini non fa sconti: «Il giudizio sulla nostra stagione è ancora negativo»
Il giudizio sulla stagione dell’Inter resta negativo, anche dopo la vittoria ottenuta contro la Roma. Questo perché Roberto Mancini vuole continuità. Già a partire da domani sera in casa dell’Udinese.



Gara. «A Udine la vittoria non è scontata. Serve una grande partita. L’Udinese contro il Milan ha dimostrato di essere in netta ripresa. Inoltre, ha giocatori bravi e un allenatore che conosce l’Inter».



Squadra. «È da un po' che siamo una squadra, poi ci sono limiti che ci saranno anche nelle prossime partite. Si continua a lavorare, dopo una serie di risultati si spera di continuare. Posso dire che sono tutti bravissimi ragazzi, a volte forse troppo. Ottimi professionisti sul lavoro, su questo c’è sempre stata compattezza».



Voto. «Il giudizio resta negativo. Pensavo di arrivare nei primi tre, ma sapevo che sarebbe stato difficile. Credo che si debba sempre cercare l’obiettivo massimo, soprattutto se sei l’Inter. Servirà più tempo, ma il concetto non cambia».



Roma. «Ho inserito gli attaccanti perché ho deciso di rischiare. Il pareggio non cambiava nulla per noi, è stato così anche in passato e non sempre è andata bene. La differenza l’hanno fatta Hernanes e Kovacic, ma anche Shaqiri e Podolski hanno fatto bene».



Continuità. «Sette punti in tre gare? «Non credo che scatti qualcosa per le punizioni. A volte ci sta, è giusto per tutti. Una partita non cambia nulla, dobbiamo continuare a lavorare e migliorare, che è il vero obiettivo».



Mercato. «Non ho visto solo Dybala, ma anche altri giocatori del Palermo e del Parma, Mauri e Vazquez. Ci sono giocatori bravi e giovani e uno li vede volentieri perché possono avere futuro».



Violenza. «Anche in Inghilterra, anche se meno frequentemente, succede e quando accade in 24 ore la polizia arresta un po’ di persone. Lo fanno vedere anche in diretta tv. Se non facciamo qualcosa, dopo anni di parole. Una partita è una partita, non serve per altre cose, bisogna prendere provvedimenti seri una volte e per tutte altrimenti succederà ancora. Tutti dobbiamo farlo».

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