Luciano Spalletti deve ringraziare Karamoh e quella freccia di Rafinha per la vittoria ottenuta contro il Bologna (2-1), 70 giorni dopo l’ultima (3 dicembre, 5-0 al Chievo), che vale il terzo posto in classifica. La corsa alla Champions è una vera lotta, dove nessuno può sbagliare. Così dopo 10 gare senza vittoria (otto in campionato e due in Coppa Italia), i nerazzurri approfittano della pesante sconfitta della Lazio per riprendere la loro corsa. L’avvio è con il botto: suggerimento di Karamoh per Brozovic, che mette subito in mezzo, Eder anticipa Gonzalez e insacca alle spalle di Mirante. Si vede subito che è un’altra Inter. Già all’11 con un colpo di testa di Brozovic sfiora il raddoppio. Poi, come è successo spesso negli ultimi due mesi, i nerazzurri vanno in tilt e subiscono il ritorno del Bologna. Al 22’ Palacio impegna Handanovic e 3’ dopo è sempre l’argentino, ex della gara, a sfruttare un vistoso errore di Miranda per siglare l’1-1. Nella ripresa Spalletti inserisce Rafinha e la gara dell’Inter cambia. Una combinazione tra Karamoh e il brasiliano apre la strada al 2-1 del francese, poi il Bologna resta in 10 per l’espulsione (doppio giallo) di Mbaye, colpevole di un fallaccio su Rafinha. Nel finale l’arbitro Valeri, dopo aver visionato la Var, non concede un rigore alla squadra di Roberto Donadoni per un tocco di mano di D’Ambrosio su cross di Falletti (i due, in effetti, erano vicinissimi). Poi, è Handanovic a salvare l’Inter su Palacio. Nel recupero il Bologna resta addirittura in 9 per il rosso a Masina (fuori con la Var). Spalletti sorride e ora si ritrova terzo in classifica.
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