Inter, Icardi e la Curva: un triangolo lontano dalla pace. E la Digos piomba a casa di Maurito

Lunedì 17 Ottobre 2016 di Redazione Sport
Inter, Icardi e la Curva: un triangolo lontano dalla pace. E la Digos piomba a casa di Maurito

L’Inter, Icardi e la Curva. Un triangolo che non sembra spinto a fare la pace. Soprattutto gli ultrà interisti che non hanno proprio mandato giù quelle pagine dove l’argentino racconta i fatti di Reggio Emilia del febbraio 2015 e quella lite con i propri tifosi al lancio della maglietta. Quello che è accaduto è sotto gli occhi di tutti e ora c’è chi dovrà prendersi le proprie responsabilità. Qui non ci troviamo davanti a un solo colpevole, ma ce ne sono ben 3. La società perché ha sottovalutato, senza leggerlo, la pubblicazione del libro; l’argentino perché accusato sia dal club sia dagli ultrà di aver raccontato gli episodi in maniera esagerata (la questione degli amici argentini pronti a uccidere chi avrebbe avuto il coraggio di minacciarlo) e non veritiera (in corso Vittorio Emanuele gli contestano la frase di essere stato accolto nello spogliatoio come un mito); la Curva perché insomma si ha la sensazione che qualcosa di pericoloso e impensabile possa davvero succedere. È arrivato il momento, il giorno dopo, di calmare gli animi. Ed è per questo che ci sarà oggi pomeriggio un incontro tra l’Inter e Icardi. La società gli toglierà la fascia di capitano. Almeno per tutto il 2016 o anche per tutto il campionato. Scelta che si può facilmente ipotizzare dopo le frasi di fuoco di Javier Zanetti, oggi vice presidente, normalmente una persona mite e tranquilla. Si vocifera anche di una multa. Ma al di là di questa seconda punizione, c’è ora da capire che fine farà l’Icardi uomo prima di intuire il probabile futuro di Icardi giocatore. L’argentino contro il Cagliari, nel primo tempo e sul risultato di 0-0, ha fallito un calcio di rigore: segnale che sentiva la pressione. Non può essere lasciato solo, al di là della sua giovane età (23 anni). Al contrario, l’Icardi giocatore – fresco di rinnovo del contratto – potrà avere un futuro all’estero (in Italia ci sarebbe il Napoli). Ma Suning ha sempre dichiarato di puntare tutto su di lui.  

Dalla petizione su Change.org agli hashtag 'io sto con Icardì e 'io sto con Maurò: molti i tifosi dell'Inter che si fanno sentire sul web e si schierano dalla parte dell'attaccante nerazzurro prendendo le distanze dagli ultrà. Ha già raggiunto circa 350 adesioni la petizione pubblicata nella notte da Vinceno Vescera e indirizzata proprio all'Inter. «Noi tifosi interisti e uomini di buon senso - si legge - ripudiamo le aberranti gesta della curva nord ai danni del calciatore Icardi Mauro, dal comunicato mattutino ai disordini serali. Riteniamo che sia inaccettabile attaccare con quei toni un tesserato, nonché nostro giocatore simbolo e capitano, semplicemente perché ha riportato la sua versione degli avvenimenti di Reggio Emilia, versione tra l'altro confermata da testimoni oculari e da registrazioni televisive». Nella petizione viene chiesto anche ai dirigenti nerazzurri di rettificare le dichiarazioni rilasciate ieri, nettamente in favore degli ultras: «Chiediamo inoltre ai signori Ausilio Piero e Zanetti Javier Aldemar e alla società tutta di rivedere le posizioni espresse nel post partita di Inter-Cagliari». Anche su Twitter si moltiplicano i messaggi in favore dell'attaccante argentino e di condanna nei confronti della Curva Nord. «Non si può abbassare la testa di fronte agli atti intimidatori degli ultras» scrive Renato. «Io sto con i tifosi e non con gli estremisti del tifo», le parole di Fly.

LA DIGOS
Sopralluogo della Digos questa mattina nel condominio dove abita Mauro Icardi: gli agenti, come elemento utile alle indagini, hanno ritirato le registrazioni delle telecamere dell'elegante stabile in zona San Siro dove ieri sera un gruppo di ultrà ha cercato un confronto con il numero 9 dell'Inter. Confronto che, come riferiscono all'Ansa testimoni oculari, non è in realtà avvenuto: Icardi era già salito in casa quando gli ultras hanno appeso lo striscione, rimosso già ieri sera, e si sarebbe accorto della contestazione solo dalla televisione.
Gli ultras sotto il palazzo sono però riusciti a parlare con alcuni nerazzurri che vivono nello stesso stabile: i giocatori dell'Inter hanno consigliato loro di andare a casa.

I condomini non sono turbati. «È una roba da matti», commenta una signora uscendo dal portone. «Non ci siamo davvero accorti di niente - sostiene un altro -, lo abbiamo scoperto da internet». Mattinata di routine anche per la famiglia Icardi: l'attaccante si è recato regolarmente alla Pinetina per l'allenamento prima di rientrare, scuro in volto, poco prima delle 15; Wanda invece è stata accompagnata dall'autista per un giro di commissioni, tornando a casa per l'ora di pranzo. L'unico elemento differente dal solito riguarda Coco, il weimaraner di famiglia, accompagnato per la passeggiata del mattino dalla colf invece che dallo stesso Icardi il quale se ne occupa quotidianamente. acquisite.

Ultimo aggiornamento: 16:10
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