In Svezia, dopo averli battuti alla Friends Arena, bocciano gli azzurri come attori. Il ritorno a Csa, da Stoccolma a Milano, è iniziato con l'ennesima provocazione dei giocatori di Anderson. Che danno l'impressione di voler inferire. De resto ci vuole poco con questa Italia che, al momento fuori dal mondiale dopo l'1 a 0 di Solna, ancora sta discutendo su quale sia il miglior sistema di gioco possibile per eliminare quest'avversaria che, vale la pena ricordarlo, è al 25° posto del ranking Fifa.
CT DEPOTENZIATO
«Adesso non contano il modulo e il resto, ma la voglia e la rabbia per ribaltare il risultato». Ventura ha capito: lasciamo stare il sistema di gioco che è meglio. Anche perché è chiara una cosa: il 3-5-2 lo hanno imposto i senatori che si sono presi questa grande responsabilItà. L'identità non c'è più da Madrid, cioè dopo il ko umiliante del 2 settembre al Bernabeu. Crollo psicologico e ridimensionamento tattico oltre che tecnico. Il ct, però dimentica che a Milano, per qualificarsi, bisognerà provare a giocare. Fisicamente la Svezia, a prescindere dall'arbitro, è superiore. Se gli azzurri fanno a spallate perdono. O, quantomeno, vengono sgamati dall'arbitro. Nella notte più lunga l'Italia dovrà ritrovare il palleggio e il ritmo. E, soprattutto, i gol: solo 3 nelle ultime 5 partite e appena 1, quello di Immobile contro Israele, realizzato dagli attaccanti.
SPAZIO A CHI E' IN FORMA
Lunedì sarà davvero dentro o fuori.
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