Italia, dalla Spagna alla Svezia: la Nazionale ha perso l'identità

Sabato 11 Novembre 2017 di Ugo Trani
Italia, dalla Spagna alla Svezia: la Nazionale ha perso l'identità
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In Svezia, dopo averli battuti alla Friends Arena, bocciano gli azzurri come attori. Il ritorno a Csa, da Stoccolma a Milano, è iniziato con l'ennesima provocazione dei giocatori di Anderson. Che danno l'impressione di voler inferire. De resto ci vuole poco con questa Italia che, al momento fuori dal mondiale dopo l'1 a 0 di Solna, ancora sta discutendo su quale sia il miglior sistema di gioco possibile per eliminare quest'avversaria che, vale la pena ricordarlo, è al 25° posto del ranking Fifa.
CT DEPOTENZIATO
«Adesso non contano il modulo e il resto, ma la voglia e la rabbia per ribaltare il risultato». Ventura ha capito: lasciamo stare il sistema di gioco che è meglio. Anche perché è chiara una cosa: il 3-5-2 lo hanno imposto i senatori che si sono presi questa grande responsabilItà. L'identità non c'è più da Madrid, cioè dopo il ko umiliante del 2 settembre al Bernabeu. Crollo psicologico e ridimensionamento tattico oltre che tecnico. Il ct, però dimentica che a Milano, per qualificarsi, bisognerà provare a giocare. Fisicamente la Svezia, a prescindere dall'arbitro, è superiore. Se gli azzurri fanno a spallate perdono. O, quantomeno, vengono sgamati dall'arbitro. Nella notte più lunga l'Italia dovrà ritrovare il palleggio e il ritmo. E, soprattutto, i gol: solo 3 nelle ultime 5 partite e appena 1, quello di Immobile contro Israele, realizzato dagli attaccanti.
SPAZIO A CHI E' IN FORMA
Lunedì sarà davvero dentro o fuori.

Ventura non può sbagliare, come è successo a Solna, gli interpreti, cioè i titolari. Il vero azzardo è stato schierare Belotti, non ancora al meglio dopo l'infortunio e accanto a Immobile recuperato in extremis, e ignorare chi vola in campionato, a cominciare da Jorginho e Insigne, ma anche Florenzi ed El Shaarawy. Sono quattro titolari per il 4-3-3 che il ct proprio non prende in considerazione. Solo Jorginho è penalizzato dal 4-2-4 che il ct vorrebbe riproporre a San Siro. Gli altri vanno comunque bene, pure per il 3-4-3. Basta che il copione sia chiaro e non come quello del finale con Insigne che non ha trovato la posizione giusta perché nessuno gliel'ha indicata. Lui ha capito nel ruolo di Verratti, da mezzala. Ma potrebbe aver interpretato male quel a posto di... Da decidere La coppia d'attacco: Belotti non può fare due partite in 72 ore, Zaza non ha la certezza di recuperare e Immobile è da verificare. Resta Gabbiadini che, però, è la soluzione dii scorta. Ma con il tridente ci sarebbe più scelta sui lati.   

Ultimo aggiornamento: 22:43
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