Al Milan sono sull'orlo di una crisi di nervi.
Come non esserlo, dopo aver speso oltre 230 milioni di euro, rivoluzionato una squadra intera, sbandierato l'obiettivo quarto posto e ora ritrovarsi così lontano in classifica, che la zona Champions League a oggi sembra davvero impossibile da raggiungere. Un progetto che rischia di sfumare in meno di due mesi: 4 sconfitte su 8 gare, 3 di fila contro Sampdoria, Roma e Inter. Numeri impietosi. Vincenzo Montella riconfermato, ma fino a quando? Giovedì sera a San Siro arriva l'Aek Atene, domenica pomeriggio ci sarà la gara con il Genoa. O si vince o il tecnico rossonero rischia davvero di saltare e salutare Milanello. Il Milan visto ieri ha lasciato qualche punto interrogativo. Ha due facce: male, anzi malissimo nel primo tempo. Ottima prestazione nella ripresa. In una gara così non puoi regalare 45'. Quali sono gli aspetti positivi di questa squadra? Montella non può e non deve fare a meno di Suso e Bonaventura. Concetto scritto e riscritto, ma è così. C'è da sistemare la difesa, ma ora è anche il centrocampo a fare acqua. Biglia non è mai entrato in partita, asfissiato dal pressing di Borja Valero; Kessie è il parente meno forte del giocatore ammirato a Bergamo e nelle prime giornate di campionato. Montella ha tempo 6 giorni per sistemare il Milan e presentarsi a fine mese contro la Juventus con 3 vittorie: una in Europa League e due in campionato. Al contrario, potrebbe non essere più lui l'allenatore nel match con i bianconeri.
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