Udinese in lutto: ​morto il padre di Di Natale: «Abbracciamo il capitano»

Mercoledì 1 Ottobre 2014 di Guido Gomirato
Di Natale dopo il primo gol al Parma
UDINE - Grave lutto per il capitano dell'Udinese Totò Di Natale. Nella notte è scomparso il papà Salvatore, 68 anni. «Gianpaolo Pozzo e famiglia, i dirigenti, la squadra, i tesserati e tutti i dipendenti dell'Udinese Calcio partecipano commossi al lutto e si stringono in un forte abbraccio al capitano e ai suoi familiari in questo momento di dolore per la perdita del caro papà», questo il cordoglio del club bianconero.



Il dopo Parma. Non ci sono più aggettivi per esaltare Totò. E proprio il patron Gianpaolo Pozzo - ieri - lo ha definito una «macchina da guerra», il terrore delle difese, per lui sembrano facili anche le giocate più difficili, vedi il secondo gol rifilato al Parma, oppure l'assist offerto a Kone all'inizio del secondo tempo dopo essersi liberato con uno stretto dribbling di Lucarelli. Tra quanti non lo hanno mai "amato" (pochi ad onor del vero) qualcuno nelle precedenti tre giornate era tornato a criticarlo perché era rimasto a bocca asciutta con Juve, Napoli e Lazio, a parte che all'Olimpico il "capitano" era entrato nella seconda parte della ripresa, ma Totò ha risposto con l'unica arma che sa usare magistralmente: il gol.



Da 11 anni è indiscutibilmente il miglior bomber della serie A, di centri ne ha fatti 179, tutti con la maglia bianconera. Tra tredici giorni compirà 37 anni, un'età che per la quasi totalità dei calciatori è quella della quiescenza, ma lui ha il fisico, la mentalità del ragazzino. Corre e si diverte. Soprattutto segna. Quest'anno in sei gare ufficiali ha fatto otto centri. È già a quota 197 reti in campionato. Tenendo conto di tutte le gare ufficiali, con la maglia bianconera, ne vanno aggiunte altre 34, 17 in Coppa Italia, altrettante nelle Coppe europee per un totale di 213, ma il bomber sembra destinato a fare ancora lunga strada e a breve dovrebbe entrare nel club dei bicentenari. Complessivamente Totò nella sua carriera iniziata nel 1996 nell'Empoli ha segnato 297 reti, comprese le 11 con la nazionale; ma nel computo sono esclusi i gol (due) da lui realizzati nei play out salvezza di C2 tra l'Iperzola (di cui era uno dei punti di forza) e la Torres.

La Gazzetta dello Sport insiste per togliergli un gol, per la rosea Totò ha realizzato in A 196 gol, rinnegando i dati ufficiali della Lega Serie A (gli unici che fanno fede) e che assegnano a Di Natale anche la rete inizialmente attribuita a Calaiò in Udinese-Genoa dello scorso anno quando l'attaccante genoano deviò nella sua porta una punizione del numero dieci bianconero.

BAGGIO NEL MIRINO - Di Natale si è posto due obiettivi a breve-media scadenza: superare il suo ex capitano Valerio Bertotto nella classifica dei più fedeli alla maglia bianconera (ancora due gare e Bertotto verrà agguantato a quota 336 anche se l'ex difensore ha stabilito il record in fatto di fedeltà sommando le 13 presenze in B nel torneo 1994-95). Poi vuole raggiungere Roberto Baggio a quota 205 reti. I due si sono già parlati, Totò vorrebbe eguagliare uno dei suoi idoli entro questo anno solare per poi invitarlo al "Friuli" per abbracciarlo prima dell'inizio di un match e regalargli uno splendido orologio in segno di simpatia e di rispetto.



La giornata ideale sarebbe l'1 febbraio 2015 quando a Udine sarà di scena la Juventus, la squadra con cui Baggio ha praticamente vinto tutto.

È chiaro che se il capitano dovesse segnare come nel girone di ritorno del campionato scorso, come nei precedenti quattro tornei (se Muriel poi dovesse esplodere con Thereau in doppia cifra), l'Udinese potrebbe davvero essere una candidata per la conquista di un posto di assoluto privilegio...
Ultimo aggiornamento: 13:43

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