Ranieri: «La Champions? Tifo per la Juve, ma il Real è favorito»

Giovedì 20 Aprile 2017
Ranieri: «La Champions? Tifo per la Juve, ma il Real è favorito»

Con un pizzico di rancore Claudio Ranieri torna sulla sua impresa al Leicester, proponendo un parallelo con la Roma allenata otto anni fa: «È stato un successo planetario, che non avrei avuto vincendo lo scudetto con la Roma che per me sarebbe stato magnifico, dato che sono un tifoso giallorosso. Mi sono arrivate tantissime lettere e richieste di andare alle università e ai simposi da tutto il mondo, dall’America del Nord, a quella del Sud, dall’Australia alla Cina. Potrei smettere e andare in giro a fare questo, ma voglio continuare ad allenare», ha detto in occasione della consegna del premio Etica nello Sport a Tor Vergata. Il tecnico testaccino torna anche sulla sua Roma della stagione 2008/2009 con la quale stava per portare a casa il titolo di campione d’Italia: «Tutti i romanisti si ricordano i gol di Pazzini contro la Sampdoria. Io, invece, racchiudo quelle partite e quella stagione in due punti importanti: il primo è che sono arrivato a campionato in corso con la Roma a zero punti, il secondo è che noi perdemmo cinque punti su sei con il Livorno, squadra già retrocessa. Lì perdemmo il campionato, perché quando siamo arrivati alla partita contro la Sampdoria venivamo da una striscia di 6-7 partite vinte, avevamo rimontato l’Inter e una partita storta ci poteva stare. Allenare la Lazio?  Adesso da tifoso romanista ho avuto tanto e non allenerei per rispetto la squadra dei miei cugini. Peró devo dire che li rispetto tantissimo e che mi piace come stanno giocando».

L’ESONERO
Un ben servito che Claudio Ranieri non riesce ancora a digerire, il suo Leicester è arrivato in alto grazie all’idea di calcio del tecnico romano ed una buona dose di fortuna: «Che, però, ci siamo costruiti - ci tiene a precisare l’allenatore -. I ragazzi del Leicester in quattro anni sono passati dalla serie C inglese fino alla vittoria della Premier League: uno stress incredibile. All’inizio della mia avventura andavamo nella periferia di Leicester per fare amichevoli contro squadre di prima categoria, la scorsa estate, invece, giocavamo in America contro il Barcellona e le più grandi di Europa. La mente era cambiata totalmente: nelle partite di grande cartello e in Champions League era il solito Leicester, nelle partite normali perdevamo quella compattezza, quel nostro credere l’uno nell’altro, nell’aiutarsi l’uno con l’altro». Poi la chiamata che segnò la fine: «Nella partita con il Siviglia persa 2 a 1 io avevo rivisto quello spirito giusto della squadra, poteva essere la partita della svolta. Purtroppo quando siamo atterrati mi hanno chiamato e “arrivederci e grazie”, ma tanto ci sono abituato: sono arrivato più volte secondo e sono stato mandato via, per cui dopo che ho vinto chi se ne frega.

LA CHAMPIONS
Claudio Ranieri parla anche dell’impresa Juventus che ha eliminato il Barcellona ai quarti di Champions aggiudicandosi un posto in semifinale: «Credo che il Real Madrid sia favorito per la vittoria della Coppa, ma attenzione ad Atletico Madrid e Monaco, squadre da prendere con le molle.

La Juventus sta facendo annate spettacolari, sta crescendo stagione dopo stagione grazie alla programmazione e alla serietà della società. Da italiano faccio il tifo per la Juventus. I bianconeri sono determinati e questa è una cosa importante. Sarà fondamentale arrivare ai duelli in grande condizione fisica e avere il bellissimo spirito di sacrificio dimostrato finora».
 

Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 14:15
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