Dzeko e quel gestaccio a Spalletti
Edin a caccia di gol non gradisce il cambio

Lunedì 24 Aprile 2017 di Alessandro Angeloni
Dzeko e quel gestaccio a Spalletti Edin a caccia di gol non gradisce il cambio
dal nostro inviato
Qui non siamo al "musino", siamo direttamente al gestaccio, che da lontano sembrava proprio un vaffa. Cosa è accaduto: Spalletti sostituisce Dzeko al 26' del secondo tempo, sullo 0-4, togliendogli un quarto d'ora di fatica dalle gambe e un quarto d'ora di possibilità di fare gol e quindi scattare avanti nella classifica dei cannonieri che, dopo la scorsa annata, per lui diventa un piccolo trofeo da esibire con orgoglio. C'è da capirlo. Del resto la Roma stava giocando bene e c'era aria di aumentare la goleada. Invece niente, Spalletti ha pensato al derby e ha deciso che fosse proprio Edin il più stanco e quindi meritevole di un riposo anticipato. Il bosniaco, quel riposo non lo aveva chiesto, e la sostituzione non l'ha gradita per niente, inviando un bel vaffa a Spalletti, prendendo la strada dello spogliatoio anziché quella della panchina. Quello che è successo tra i due successivamente nello spogliatoio non è dato sapere, ma è facile intuirlo. Gli allenatori non gradiscono questo tipo di sceneggiate e te lo fanno notare, specie se ti chiami Spalletti. Ventura per una cosa simile non chiamò più Pellè e non c'è bisogno di scomodare il caso Chinaglia-Valcareggi.

E' vero pure che Dzeko possa aver sbottato per via delle continue ramanzine del tecnico, non ultima a Bologna, dopo che Edin aveva fatto anche un gol dopo una partita non giocata benissimo. Per Lucio, una volta Edin è molle, un'altra deve dare di più, per non parlare poi delle continue panchine dello scorso anno. Tutto questo senza mai reagire. Stavolta invece no: e anche un ragazzo docile come Dzeko dimostra che quando vuole, molle non è e quel gestaccio è il timbro di certificazione del suo carattere. Dzeko avrà sbagliato a reagire così, perché - si dice sempre - bisogna pensare alla squadra e non a se stessi e che le scelte vanno accettate, ma di sicuro ha dimostrato di essere tosto e di reagire. Ora starà al tecnico decidere se perdonarlo o no, se punirlo come fece con Totti più di un anno fa. Domenica c'è il derby, se ne parlerà. Inevitabile. 

 
Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 07:58
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