«Il progetto Var in Italia sta procedendo in modo positivo. Anche ieri si sono verificate due situazioni oggettive di fuorigioco ed in entrambe l'intervento è stato preciso ed accurato, portando al giusto annullamento dei gol di Napoli e Milan. Siamo soddisfatti di come le cose procedono. Dobbiamo continuare a migliorare sul fronte dell'uniformità di interpretazione ed intervento». Roberto Rosetti, supervisore del progetto Var in Italia - ospite di “Radio anch'io sport” - promuove la tecnologia che l'Italia sta sperimentando, con Germania, Portogallo e, dall'inizio dell'anno, Inghilterra.
Ed anticipa che è si arriverà a informare gli spettatori su come l'arbitro ha preso una certa decisione dopo l'intervento del Var: «Ci si arriverà in un periodo relativamente breve, anche mostrando sui maxi schermi degli stadi le immagini dell'azione sulla quale il Var è intervenuto e perché. Il Var è anche un fenomeno sociale, prendere la decisione giusta è l'obiettivo finale del sistema». Che, secondo Rosetti, «i giocatori hanno recepito meglio di tutti», come dimostrano «le visibili attestazioni di comportamenti positivi: diminuzione drastica di ammonizioni, proteste e comportamenti antisportivi». Negli altri paesi coinvolti fin dall'inizio è sorto qualche intoppo: «entrambi hanno adottato un sistema diverso dal nostro - ha spiegato Rosetti - con una sala centralizzata, a Colonia e Lisbona, e in principio ci sono stati problemi tecnologici, di cablaggio del segnale. L'inizio non è stato facile. In Germania il miglioramento è già in corso».
Il Var può sbarcare al mondiale in Russia? «Il 3 marzo ci sarà il meeting annuale dell'Ifab e questa riunione sarà risolutoria - ha risposto Rosetti - Il presidente della Fifa, Infantino, crede nel progetto e nell'ultimo hanno vi ha investito molto. Non bisogna dimenticare mai che l'obiettivo finale è eliminare degli errori arbitrali, per il presidente Fifa l'obiettivo è un calcio più giusto, quindi senza errori che possono provocare danni importanti alle nazionali. Ritengo ci siano buone probabilità di vedere il Var in Russia».
Rosetti è tornato anche sul gol segnato col braccio da Cutrone in Milan-Lazio e non visto dal Var: «C'è stata una situazione particolare, da prendere come esempio, perché bisogna essere sempre molto scrupolosi ed attenti nel valutare le immagini.
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