Sampdoria-Milan 2-0: Zapata e Alvarez condannano i rossoneri

Domenica 24 Settembre 2017
Sampdoria-Milan 2-0: Zapata e Alvarez condannano i rossoneri
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Prova di maturità fallita per Montella. L’asticella si alza e i suoi inciampano. La Sampdoria gioca una partita perfetta per intensità, gioco e determinazione. Eccoli gli ingredienti del successo di Giampaolo, capace di far fronte ai palleggiatori milanisti con il pressing e la velocità delle ripartenze. Zapata è il migliore e non è solo bravo a sbloccare la gara, a 18 minuti dal termine. Il colombiano fa impazzire Bonucci e compagni e, allo stesso tempo, è anche generoso nell’aiuto offerto alla sua difesa. Dietro la lavagna, anche sul raddoppio firmato da Alvarez nel recupero, proprio la retroguardia del Milan ma è in generale tutto il collettivo a esprimersi sotto tono. 

Per Montella non è così produttivo l’ennesimo cambio di formazione. In difesa, Zapata è ancora una volta preferito a Musacchio, mentre a centrocampo tocca a  Bonaventura in luogo di Calhanoglu. Suso torna a sostenere Kalinic in attacco. Giampaolo, per il suo 4-3-1-2, promuove Strinic in difesa a sinistra. Ramirez e Zapata nuovamente dall’inizio, in attacco assieme a Quagliarella.

Il Milan prova subito a prender il possesso del campo, come sua abitudine, ma l’organizzato pressing a tutto campo messo in atto da Giampaolo complica un già difficile copione. Tre minuti e per Montella c’è subito un’emozione forte. Strinic va via a sinistra, crossa e sull’intervento di Kessie Valeri indica il dischetto. Veementi proteste rossonere, il VAR aiuta il fischietto romano a non sbagliare. Ti aspetti un Milan rinvigorito dal pericolo scampato e invece è la Samp a salire di tono. Strinic e Quagliarella scatenati, difficoltà per il trio difensivo ospite gradualmente sopra il livello di guardia. E’ Zapata l’uomo più pericoloso: prima svetta su un angolo di Torreira, sfiorando il palo alla sinistra di Donnarumma, e poi salta Bonucci e va al tiro da buonissima posizione ma il suo omonimo, ultimo baluardo del reparto arretrato rossonero, riesce a salvare. Ancora brividi su un tiro-cross di Ramirez, con annesso rischio autorete di Romagnoli. Lo 0-0 del primo tempo sta decisamente più stretto agli uomini di Giampaolo, capaci di contrastare efficacemente i propri avversari in ogni zona del campo.  

Nella ripresa, non si abbassa la tensione. Samp e Milan continuano a confrontarsi strenuamente su ogni pallone. I padroni di casa cercano la soluzione con maggior coraggio, come dimostra la pericolosa botta di Praet neutralizzata con difficoltà da Donnarumma. Si fanno vedere, dall’altra parte, anche Suso  e Kalinic senza però inquadrare la porta. La differenza, al 27’, la faranno i Zapata. Cristian è disastroso nel suo intervento sul debole cross di Bereszynski: Duvan ne approfitta e castiga Donnarumma. Montella rivolta il Milan come un calzino: dentro Cutrone, Borini e Calhanoglu, ma non cambia nulla. La reazione è sterilissima, la difesa avversaria ben guidata da Silvestre resta insuperabile. Il cambio giusto lo fa Giampaolo: Alvarez, in campo da pochi secondi, approfitta di un nuovo buco della retroguardia milanista per trafiggere Donnarumma con un preciso diagonale. Vittoria meritata per la Sampdoria, nuovo bagno d’umiltà per un Milan già pesantemente scosso due settimane fa dalla Lazio.

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Ultimo aggiornamento: 16:18
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