Sassuolo-Milan 0-2: Romagnoli e Suso salvano Montella

Domenica 5 Novembre 2017
Sassuolo-Milan 0-2: Romagnoli e Suso salvano Montella

Per lo scudetto è andata, perché il Milan non è la Juve di Allegri, non può recuperare 13 punti al Napoli e soprattutto davanti ne ha 5 non inferiori, per il momento. Però la Lazio, quarta a 9 lunghezze, non è inattaccabile. Il diavolo vince a Reggio per 2-0, in scioltezza, dopo 35’ tribolati, a prevalenza neroverde. Da Eusebio Di Francesco a Bucchi, il Sassuolo perde almeno un terzo del potenziale, aveva sempre battuto il Milan, salvo a febbraio, pur meritando. Stavolta è superiore per un terzo di gara, eppure Donnarumma effettua solo una parata vera, su Mazzitelli. Il resto sono gioco anche discreto, ma senza pericoli, perchè Falcinelli ha perso il tremendismo di Perugia e Crotone.

Inizialmente il Milan teme di perdere, gioca per Montella, appeso a un filo. Perchè se Conte dovesse essere esonerato dal Chelsea, il dg Fassone lo metterebbe subito sotto contratto, per sottrarre alla Juve un altro simbolo, dopo Bonucci, e per evitare che torni in nazionale. Montella è il presente, Gattuso resta con la primavera, si sta scaldando, nel caso la media peggiori, perchè i 7 punti nelle ultime 7 gare di campionato sono da salvezza, non da Champions. Per non parlare delle 9 mancate vittorie nelle ultime 14 gare ufficiali.

Il Milan con Montolivo è gradevole, per un’ora convince, concede poco grazie ai tre centrali, persino troppo prudenti, e ai dinamici Kessie e Borini. Calabria si fa subito male alla caviglia sinistra, Abate si danna. L’unico non da Milan, a parte un errore di Zapata, è Calhanoglu, fra i tanti sopravvalutati arrivati in Italia. 

Kalinic si fa vivo con un colpo di testa, Consigli lo neutralizza assieme a Cannavaro. Dall’angolo da destra, Romagnoli anticipa il portiere, il var conferma, non è fallo. Il resto si potrebbe anche non giocare, perchè i ceramici non hanno la forza di recuperare, sinora non ne sono mai capaci. Politano è attivissimo, eppure il Milan rischia appena una volta il pareggio. Costruisce con Montolivo, calcia con Kessie e gli altri, insomma a tratti si vede il gioco rituale della Fiorentina di Montella, a lungo piacevole. 

Il migliore resta Suso e, come a Verona, marchia la partita con una giocata nutellosa. Long line di Borini, sempre coraggioso, dribbling su Peluso, da destra, con passaggio di palla sul sinistro e incrocio. L’ex Liverpool merita di essere titolare nella Spagna, Bonucci ha la sicurezza consueta nelle chiusure, per una sera nessuna amnesia. L’ingresso di Locatelli per il turco aumenta l’equilibrio e diminuisce i rischi. Kalinic è vivo, serviva così anche nel primo terzo di gara. 

E’ un Milan da 6/7, ovvero da 5 per 35’, da 7,5 per il resto. Il potenziale è da quarto posto sicuro, con o senza Conte.
Vincenzino Montella resiste, si gode la sosta, consumerà il panettone.

Se Conte non si libera, può essere relativamente tranquillo. Può ancora essere il suo Milan, il punto è che non sa più imporre il gioco dall’inizio, come in viola. Ma i cinesi hanno pazienza, proverbialmente.

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Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 00:56
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