Barcellona nello scandalo per Neymar
Il presidente Rosell indagato si dimette

Giovedì 23 Gennaio 2014
Barcellona nello scandalo per Neymar Il presidente Rosell indagato si dimette

Un altro scandalo colpisce il calcio spagnolo, sempre pi esposto alle critiche di chi intravede dentro risultati e bilanci di caratura mondiale irregolarit contabili e disinvolture finanziarie di ben altro calibro. Dopo l'apertura di una procedura di infrazione da parte della Comunità europea nei confronti dello stato iberico per aiuti illeciti ai club, infatti, l'ultima tegola colpisce il Barcellona nella persona del suo presidente, Sandro Rosell, interessato da una inchiesta della magistratura sull'operazione di mercato che la scorsa estate ha portato all'acquisto dell'attaccante brasiliano Neymar dal Santos.

Nell'ordinanza, la magistratura ha evidenziato come nella documentazione fornita dal Barcellona siano emersi "elementi sufficienti" per indagare su fatti e dunque ha formulato nei confronti del presidente una accusa di appropriazione indebita. La contestazione sta nella differenza tra i 57 milioni di euro che sono stati dichiarati per l'acquisto del giocatore e i 97 milioni realmente sborsati dal club catalano.

In sostanza, una sparizione di circa 40 milioni ma il rischio per la società blaugrana sarebbe ben maggiore, una multa fino a 230 milioni se il giudice riconoscerà il reato fiscale, senza contare le pretese di Messi, in fase di rinnovo: secondo la testata spagnola AS, Neymar guadagnerebbe effettivamente 15 milioni l’anno, ben di più che gli 11 milioni percepiti finora dalla “Pulce”.

In serata il presidente Rosell ha parlato in conferenza stampa: «Mi sono dimesso per tenere la mia famiglia al riparo dai rischi. Di certo il nostro acquisto di Neymar ha provocato invidia nei nostri avversari».

Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA