La strada è in salita. Il Napoli perde all’esordio in Champions contro lo Shakhtar Donetsk. La sconfitta fa rima con i tanti rimpianti di una prestazione dai due volti: azzurri male per più di un’ora, poi un cambio di marcia nel finale con gli ingressi di Allan e Mertens che però non riescono ad evitare la sconfitta. La rimonta resta strozzata col rigore trasformato da Milik. Il polacco fallisce pure il pareggio nel finale. Restano i dubbi di alcune scelte iniziali: Hamsik continua a deludere. Colleziona la sesta sostituzione consecutiva. Male stavolta pure Zielinski che difetta in personalità. Lo Shakhtar ringrazia e mette in difficoltà la squadra di Sarri con grande proprietà di palleggio e ripartenze veloci. Il vantaggio arriva al 15’: tacco di Ferreyra per Taison, il diagonale fulmina Reina che poi si riscatta al 20’ in uscita. Il Napoli ha solo un sussulto nel finale con Insigne. Nella ripresa il copione resta lo stesso. La squadra di Sarri è incapace di reagire e va sotto al 13’: Reina esce male sul cross di Stepanenko, Ferreyra firma il 2-0. Sarri allora prova a correre ai ripari inserendo Mertens. Il belga è la mossa giusta e si procura il rigore trasformato da Milik. Il pari, però, non arriva. Finisce così. Adesso il Napoli non può più sbagliare se vuole conquistare il traguardo degli ottavi di finale.
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