Strootman: «Brutta sconfitta, ma meglio ora che in campionato. La Juve? Non ho parlato con nessuno»

Domenica 13 Agosto 2017 di Redazione Sport
Strootman
«È una brutta sconfitta perdere cosí non e mai bello. Il primo tempo 4-0 è impossibile per la Roma» ammette Strootman Che però non si deprime:«Non dobbiamo stare con la testa giù perché abbiamo lavorato bene questa settimana, è più importante allenarsi bene, siamo a 7 giorni dal campionato e dobbiamo essere pronti ma abbiamo lavorato forte poi abbiamo anche giocato un'altra partita 3 giorni fa quindi dobbiamo andare avanti e meno male che questo è successo nella prestagione e non in campionato. Siamo caduti un un'amichevole e questa è l'unica cosa positiva, anche se è brutto perdere. Noi dobbiamo lavorare forte ed essere pronti per la prima di campionato.se avessimo vinto 5-0 e poi la prossima settimana perdiamo 3-0.... E' più brutto».

CAMBIO DI GIOCO
Kevin non soffre il passaggio da Spalletti a Di Francesco: «No, non è più complicato, l'unica cosa è che siamo abituati a giocare in un modo e dobbiamo cambiare. In allenamento facciamo vedere le cose ma le dobbiamo far vedere anche in campo. Non so se è un calcio più rischioso. Puó essere più spettacolare per tutti e possiamo fare più gol dell'anno scorso. Oggi abbiamo preso 4 gol e questo non puó succedere. Giochiamo con la difesa alta ma questo è normale l'abbiamo fatto anche l'anno scorso ma dobbiamo migliorare ancora qualche cosa». Non si sbilancia sulla competitività della rosa: «Se diciamo adesso che siamo da scudetto e poi perdiamo una partita mi attaccate subito quindi ogni partita dobbiamo far vedere che vogliamo fare grandi cose con questa squadra e non dobbiamo parlare adesso di scudetto. Forse parliamo a febbraio o a marzo e ti dico come stiamo».

«PENSO SOLO ALLA ROMA»
Strootman nega di aver avuto qualche contatto con la Juve: «Io non ho parlato con nessuno. Se voi scrivete qualcosa io non devo rispondere sempre su tutte le cose. Io penso alla Roma, mi alleno sempre con i miei compagni sto in campo e non devo rispondere sempre a tutte le cose».

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