Venezia-Padova, «Parole ineleganti
e pericolose», la replica: goliardiche

Mercoledì 31 Agosto 2016
Venezia-Padova, «Parole ineleganti e pericolose», la replica: goliardiche
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 PADOVA - «Non sono abituato a dare giudizi sulle persone che conosco, figuriamoci su quelle che non conosco. Ma un'uscita del genere fatta da un presidente è senz'altro poco elegante». Il presidente Giuseppe Bergamin replica così al collega americano Joe Tacopina, che l'altro ieri in occasione della presentazione ufficiale del Venezia è andato decisamente sopra le righe dichiarando "We'll kick Padova's ass", ossia "Prenderemo il Padova a calci in c...". Una sparata che avrà divertito i suoi tifosi, ma che resta di cattivo gusto e che ha scatenato una marea di reazioni.

«Tacopina è un personaggio particolare - prosegue il patron biancoscudato - goliardico e si presenta in un certo modo, però non è uscita elegante. Può essere anche pericolosa perché rappresenta una provocazione nei confronti del nostri tifosi, e non è di sicuro il modo migliore per preparare una partita che sarà importante. Mettendomi nei panni di un tifoso del Padova, mi arrabbio davanti a queste parole. Poi quando arriverà la partita, se il Venezia avrà la squadra più forte, vincerà e accetteremo il risultato. Ma in campo anche noi faremo di tutto per vincere».
Non ha gradito naturalmente anche l'amministratore delegato biancoscudato Roberto Bonetto che a caldo su Facebook aveva replicato: «Un'americanata che si poteva risparmiare, ma signori si nasce, non si diventa...».
La frase dell'avvocato statunitense, nonché attuale numero uno del Venezia, ha avuto l'effetto di uscire anche dall'ambiente sportivo tanto da non passare inosservata al sindaco Massimo Bitonci, che si è fatto sentire  sul profilo Facebook. «Signor Tacopina, hai scelto il modo peggiore per presentarti ai padovani e a tutti i veneti, buttando in laguna i valori della lealtà sportiva. Aspetto le tue scuse. Sono certo che il sindaco Brugnaro prenderà le distanze e censurerà il suo svarione».

Da Venezia è tornato sull’argomento il direttore generale Dante Scibilia, provando a ridimensionare l’episodio: «Sembra si vogliano creare per forza delle polemiche. Il presidente Tacopina ha pronunciato quelle parole in un momento di trasporto ed euforia, di festa con i tifosi. Quella frase colorita, dato il contesto in cui è stata pronunciata, aveva una chiara connotazione goliardica. Non c'era assolutamente la volontà di offendere né di mancare di rispetto al Padova, società seria e da stimare. Era uno sfottò come quelli che si fanno i tifosi, una dimostrazione della gioia di esser risaliti in Lega Pro e di poter tornare a vivere uno storico derby di campanile che mancava da molti anni. Sul campo vincerà il migliore, un po’ di pepe non ha mai guastato».

Apriti cielo poi quando si passa alle reazioni sui social del popolo biancoscudato. Oltre agli insulti c'è chi ha pensato di buttarla sull'ironia. È il caso dei tifosi, meglio noti come Biancoscoppiati, che già in passato in altre situazioni hanno avuto modo di salire alla ribalta con alcune gag. Questa volta hanno realizzato sulla loro pagina Facebook un fotomontaggio, nel quale la faccia del presidente del Venezia è sulla scatola di un famoso farmaco con la scritta «Joe Tacopirina.

Perché certe sparate più che «pillole di saggezza», sono «verità... supposte».

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 15:22
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