Anno 1993, anno 2017: Berlusconi non era ancora entrato in politica, oggi impazzano i Cinque Stelle. Non c’erano i social, i telefonini avevano cominciato a prendere piede, ma di smartphone non c’era l’ombra e se ne faceva a meno volentieri. A cavallo di venticinque anni, un uomo solo al comando della Roma: Francesco Totti, dalla data del suo esordio a Udine, giorno della prima presenza del nuovo anno, il 2017, che in teoria dovrebbe essere l’ultimo. Ribadiamo, in teoria. Ne aveva diciassette quando ha esordito, oggi ne ha quaranta. Venticinque anni di amore, di soddisfazioni tutte con una unica maglia, quella giallorossa. Non fa ancora l’attore, come qualcuno sostiene, il capitano si sente giocatore. Lui, attore, lo è dalla nascita, per quel suo modo scanzonato di prendere la vita e il calcio, per quel senso dell’ironia che solo a Roma conoscono bene.
«Mi sento come a venticinque anni», le sue parole qualche tempo fa.
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