La nuova Udinese tenta il colpaccio: fermare la capolista e risorgere dalle ceneri

Sabato 25 Novembre 2017 di Paola Treppo
Il nuovo mister, Massimo Oddo
UDINE - L'Udinese tenta il colpaccio: fermare la capolista Napoli per ritrovare nuove motivazioni per tornare grandi. La scialba e incolore prestazione con il Cagliari, suggellata con una sconfitta, è costata la panchina a mister Delneri, già in parte consapevole che la sua esperienza alla guida dei bianconeri era giunta ai titoli di coda a causa degli altalenanti risultati e alle trame di gioco che non si sono mai viste sul rettangolo verde.

Ora la guida tecnica è passata nelle mani di Massimo Oddo, giovane e rampante allenatore che avrà a che fare con altrettanti giovani giocatori, al momento, però, ancora in cerca di una loro identità. Il nuovo mister dovrà fin da subito dare una scossa all'ambiente che è uscito davvero con il morale a pezzi dal pomeriggio calcistico di domenica scorsa e cercare di costruire sulle fondamenta gettate da Gigi di Aquileia.

Al momento la tifoseria rimane perplessa perché, già domenica, sugli spalti, venivano richiesti a gran voce investimenti importanti e non necessariamente un cambio di panchina. Ora senz'altro lo slogan "andiamo a sgarfare" sparirà dagli striscioni sugli spalti, in attesa di essere sostituito da un altro, altrettanto sintomatico ed efficace grido di battaglia, con la speranza che non si tratti del famigerato "devi spendere", così indigesto alla proprietà bianconera.

Trovare la formula giusta
La società è consapevole di aver costruito una squadra con molti giovani che possiedono delle qualità e che all'interno del gruppo ci possono essere molte soluzioni tattiche da riproporre in campo. Ora starà alla bravura del neo allenatore trovare quale sia la formula giusta per far ritornare a vedere sul campo le belle giocate e soprattutto un'organizzazione che, sinora, è l'aspetto più invocato dalla tifoseria bianconera.

Gli esami sono subito iniziati
Gli esami sono subito iniziati e mister Oddo si imbatte già nella verifica più temuta: il Napoli. La capolista è il vero schiacciasassi di questo campionato perché sa offrire spettacolo in campo e risultati convincenti. Un vero scoglio, almeno nei pronostici, per l'attuale Udinese. Questa potrebbe essere però la vera svolta tattica. I bianconeri, infatti, possono sfruttare l'occasione per loro sfavorevole sulla carta per cercare di mettere a frutto le prime lezioni tattiche del nuovo allenatore.

Più incisività sul campo
Sarebbe già sufficiente dimostrare una maggiore brillantezza e incisività in campo, lottando pallone su pallone. Mister Sarri, abbastanza restio al turnover, conferma buona parte della squadra titolare che in settimana ha sconfitto lo Shakhtar Donetsk in Champions League. Oddo deve cercare di creare un argine a centrocampo per interrompere fin dalle prime battute i rapidissimi fraseggi della squadra partenopea e per questo conta di recuperare uno tra Behrami e Hallfredsson, proponendo magari una staffetta tra i due.

Esperimenti in attacco
In attacco, invece, varerà l'esperimento di De Paul, trequartista, dietro le due punte Maxi Lopez e Perica. Gli ultras bianconeri sperano che le solite palle perse dal trottolino argentino non si trasformino in micidiali contropiedi centrali che possano bucare la difesa bianconera. Tra i pali si rivede, complice la squalifica di Bizzarri, Simone Scuffet: per un friulano, Gigi Delneri, che è uscito dalla porta di servizio, c'è un altro pronto a difenderla, speriamo blindandola. La partita si gioca domani, domenica 26 novembre; fischio d'inizio alle 15, al Dacia Arena di Udine. 

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