Da Aristoteles a Diego ZappaCosta: quando il calciomercato è tutto da ridere

Domenica 3 Settembre 2017 di Gianluca Cordella
Da Aristoteles a Diego ZappaCosta: quando il calciomercato è tutto da ridere

La finestra estiva di calciomercato si è conclusa da pochi giorni e ancora un'eco rimbomba. Non quella dei registratori di cassa che fanno i bilanci di una delle più folli e ricche sessioni di trattative, ma quella delle risate scoppiate fragorose sui social e diffusesi nel web come un'imperiosa onda sonora. Merito (o demerito, fate voi) di nomi poco fortunati, di improbabili traduzioni o di promesse dei vari direttori sportivi non sempre rispettate. O di “guizzi” personali come quello di Antonio Cassano che ha movimentato sin da subito il mercato estivo. «Vengo a Verona, lascio il calcio, anzi resto a Verona, anzi vado via da Verona ma non lascio il calcio. Se mi arriva un'offerta buona, però, sennò lascio davvero». In stato confusionale FantAntonio, il web lo premia assegnandoli il ruolo che fu di Russell Crowe nel capolavoro “A beautiful mind”.



E la memoria cinematografica è stata più che mai stuzzicata anche dal Crotone, quando alla fine della finestra di mercato esplode la notizia bomba: in Calabria arriva Aristoteles. Proprio lui, il bomber della Longobarda di Oronzo Canà/Lino Banfi? Magari. In realtà trattatasi solo di onesto centrocampista venezuelano prelevato dal Minero. Niente di che, ma Davide Nicola spera possa trascinare alla salvezza bis la sua squadra, come il suo celebre predecessore del grande schermo. Ad ogni modo, è già un idolo della serie A.

Come Bruno Jordao che, oltre a sembrare un compagno di squadra di Paulo Roberto Cotechiño, il centravanti di sfondamento con le fattezze di Alvaro Vitali, ha un'assonanza importante con la sua “versione” italiana. Quel Bruno Giordano bandiera della Lazio. Che è anche la squadra in cui è finito Bruno Jordao. Che Lotito stia pensando di vendere a una cordata sudamericana? In rete intanto aspettano l'acquisizione di Vincenço D'Amigu.



Al Chelsea invece aspettavano la cessione di Diego Costa, dopo la rottura con Conte. Ma l'attaccante spagnolo alla fine è rimasto, probabilmente aspettando di tornare all'Atletico Madrid a gennaio, quando i Colchoneros potranno tornare a operare sul mercato. Nel frattempo a Londra è arrivato Davide Zappacosta, mano santa per i supporter Blues che temevano di aver speso inutilmente denaro per comprare la maglia dell'attaccante in partenza. Basta un escamotage e la maglia è pronta per essere utilizzata. Ricordate il caso Juve Thiago/Iago? Ecco, qualcosa di simile.



E poi c'è chi l'ironia ce l'ha addosso. Nel vero senso della parola. Dopo il portiere Fortin che giocava con il 14 che altro non era che il suo cognome in inglese. Dopo il centrocampista Gatti che ai tempi del Perugia scelse la maglia numero 44 e mise in compagni in fila per 6 con il resto di 2. Dopo tutto, è arrivato lui, Nani, che alla Lazio ha scelto il numero 7. Complimenti a chi gliel'avrà suggerito.
 

 

Ultimo aggiornamento: 15:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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