Saranno due le procure a occuparsi della vicenda del petardo esploso nei confronti di una senzatetto a Boville Ernica.
GLI SVILUPPI
I ragazzi sono stati ascoltati, assistiti dai loro legali - tra i quali Danilo Iafrate - , e hanno spiegato che era uno scherzo, anzi l'obiettivo non era la donna e il petardo è finito accidentalmente su di lei. In realtà l'intenzione era solo quella di spaventarla. Un gesto comunque deprecabile, date le condizioni della donna - di 60 anni - che ha scelto di vivere in strada. «Un caso di sofferenza» - aveva detto il sindaco, Enzo Perciballi, all'indomani dell'episodio.
Ma chi sono i protagonisti di questa assurda "bravata"? Vengono descritti come figli di persone perbene e loro stessi non hanno mai avuto a che fare, secondo quanto si apprende, con la giustizia. Meno che mai il tredicenne. Un'azione, la loro, comunque deprecabile e immortalata dalle telecamere del monastero delle Benedettine che si trova proprio sulla stessa piazza e ha ripreso l'intera sequenza, dall'arrivo dei giovani all'accensione del petardo, dalla donna colpita alla fiammata che si è sprigionata, fino all'arrivo del cane che è sempre insieme alla donna e si è mostrato molto più sensibile di quei quattro teppisti.
Video che le suore hanno postato su facebook, scrivendo: «Incredibile ciò che è accaduto pochi minuti fa, in una piazza che dovrebbe essere sicura per qualunque cittadino». Le suore - che sono di clausura - hanno la telecamera puntata proprio di fronte all'ingresso del convento e hanno pubblicato il video, con commenti poco piacevoli per loro stesse oltre che su quanto era accaduto. Forse anche per questo ieri il post era scomparso e sul profilo "Benedettine Boville" compaiono solo delle preghiere.
LE REAZIONI
I commenti, però, compaiono su altre pagine social e la platea si divide tra chi definisce «fantastiche» le suore che «denunciano» e chi, invece, sottolinea come con una senzatetto sotto il convento non le diano accoglienza. In realtà, la donna avrebbe anche un alloggio del Comune ma rifiuta di andarci per ragioni personali.
«Un episodio deprecabile, Boville non è questa - è stato il commento del sindaco nell'immediatezza dei fatti - io auspico solo che la vicenda sia da monito per i nostri giovani affinché casi del genere non accadano più».