La gestione dei medici di base, un monumento alla stupidità dello Stato: sapete quanto mi costa mantenere l'ambulatorio per riuscire a curare i pazienti?

Lunedì 11 Marzo 2024 di di Enzo Bozza*
La gestione dei medici di base, un monumento alla stupidità dello Stato

Scriverò di una mia personalissima vicenda, non per protagonismo o voglia di rivalsa, ma perché può essere illuminante paradigma di come vanno le cose più in generale, in merito al Servizio Sanitario Pubblico.

E veniamo al dunque, nel mio piccolissimo quotidiano: le spese di gestione dell'ambulatorio di Vodo di Cadore, hanno costi altissimi, a causa degli affitti che in queste zone sono molto alti e per tutti gli aumenti inflattivi di questi mesi. Conti alla mano e senza fronzoli, l'ambulatorio mi costa un migliaio di euro al mese. Dal mio punto di vista, la cosa mi sembra esagerata e fuori luogo, trattandosi di un ambulatorio pubblico, inserito in quella attività del Ssn che è la Medicina del Territorio, un bene per tutti, aperto a tutti, di libero accesso e gratuito per tutti. Ora, per quanto io sia pienamente consapevole della totale dedizione che il lavoro di medico comporta nei confronti della gente, quello che non capisco è perché tutte le spese debbano essere a carico del medico. Se questa attività fosse di libera impresa e francamente commerciale, queste spese potrebbero essere incluse nella voce: investimento per produrre reddito. Ma un ambulatorio di Medicina Generale non è una impresa, è un servizio che non produce reddito ma assistenza, servizio pagato con il denaro dei contribuenti, dove il medico non è un imprenditore ma un funzionario dello Stato, pagato con uno stipendio che non lievita in base all'attività lavorativa ma è un fisso. Il paradosso, tutto italiano, è che i medici pubblici ospedalieri non pagano l'affitto per gestire l'ospedale e non pagano nemmeno il materiale usato per la loro attività.

Il medico pubblico sul territorio, invece: si paga l'affitto e compra ogni strumento in suo possesso per condurre l'attività

Due pesi e due misure per medici che lavorano per lo stesso Stato e per tutti i cittadini.

Se fossi dedito al pensiero complottista, dovrei pensare che lo Stato coccoli gli ospedalieri e mandi allo sbaraglio i medici del territorio per pura cattiveria. Non è così, perché la cattiveria presuppone strategia e intelligenza e per questo, un tornaconto.

Qui, invece, siamo al cospetto di un meraviglioso monumento alla stupidità, perché sfido qualunque generale, buon stratega, ad affrontare una guerra con un esercito per metà coccolato e garantito. Per questo il Ssn sta perdendo la battaglia medici di base e con esso ci perdono anche i cittadini. Le istituzioni aiutino i medici a lavorare bene e in tranquillità, senza fughe per la sopravvivenza, a beneficio di tutti. Per il mio ambulatorio, non mi ha aiutato nessuno, tutti assenti ma ossequiosi: le Regole, il Sindaco, la mia Azienda. Ossequiosamente assenti. Ma questa, è un'altra storia.


*medico di base

Ultimo aggiornamento: 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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