BATTAGLIA TERME (PADOVA) - È stato il primo a vincere contro Enel, un pioniere secondo l'Associazione Difesa Consumatori che non vuole si tratti di un caso isolato. È un pensionato 70enne di Battaglia Terme che, affiancato dai legali dell'associazione, ha iniziato la sua personale guerra alle bollette del gas esorbitanti ricevute a gennaio anche da moltissimi altri clienti di Enel in tutta Italia.
Bollette esorbitanti: il rimborso
La vicenda di questo Davide contro Golia si è conclusa ottenendo dal gigante fornitore un rimborso superiore ai mille euro, appellandosi al cavillo che le nuove condizioni economiche siano state comunicate oltre i 100 giorni previsti, aprendo di fatto la strada ad altri risultati simili. Il problema, già denunciato da Adico da alcune settimane, è legato ad una modifica del contratto di fornitura di luce e gas che riguarda molte famiglie finora fruitrici dell'offerta che li ha protetti dai rincari del 2022.
Attenzione agli anziani
Una vicenda che obbliga Adico ed il presidente Carlo Garofolini a tenere le antenne dritte rispetto alle infinite richieste d'aiuto ricevute nelle ultime settimane per casi simili: «Stiamo procedendo sia con una attività mediatica che con una attività legale, con la quale contestiamo le modalità di invio della comunicazione nonché la tariffa applicata, totalmente fuori mercato. Il grande risultato ottenuto con il socio di Battaglia Terme non ci permette di cantare vittoria perché il suo è un caso specifico anche se potrebbe riguardare molte altre persone». L'attenzione è riposta soprattutto sui pensionati: «Si tratta spesso di anziani ultraottantenni con la pensione minima. Persone che vanno in disperazione, perdono il sonno per l'angoscia e pensano di non poterci far nulla. D'altronde si sentono fragili ed imbrogliati, soprattutto perché sfasati rispetto a questo tipo di mercato e alle bollette quadruplicate. Abbiamo la segreteria intasata dalle telefonate, noi come altre associazioni di consumatori, ma vogliamo pensare che questa prima vicenda risolta possa fare da apripista. Certamente la battaglia continua, è proprio una questione di giustizia».