Sosta selvaggia a Pordenone, oltre 2 milioni di multe

Ma l'assessore Elena Ceolin mette subito le mani avanti: «Questo non è il bilancio delle sanzioni, ma di cultura, sociale, ambiente e sicurezza»

Martedì 30 Aprile 2024 di Loris Del Frate
Sosta selvaggia a Pordenone, oltre 2 milioni di multe

PORDENONE - Non ci sta l'assessore Elena Ceolin e mette subito le mani avanti all'inizio del suo intervento in cui ha spiegato le due delibere approvate ieri sera in consiglio comunale, il rendiconto di gestione 2023 e lo stato di attuazione del documento di programmazione. «Questo - ha spiegato scandendo le parole per farsi sentire meglio - non è il rendiconto delle multe.

Questo è il rendiconto dei lavori nelle scuole, dei soldi dati alla cultura, di quelli che sono triplicati per i servizi sociali e questo è anche il rendiconto della sicurezza e dell'ambiente».

LE VERITÁ
Non ha certo torto chi dice che la verità non ha mai un volto solo. Già, perché l'assessore Ceolin ha senza dubbio ragione e il rendiconto approvato ieri sera dimostra un anno di lavoro importante portato a termine dalla maggioranza e dalla giunta del sindaco Alessandro Ciriani. Tante cose sono state fatte, tante altre sono avviate e diverse sono in rampa di lancio. Ma hanno ragione anche le opposizioni e nel dettaglio i consiglieri Nicola Conficoni e Marco Salvador perché il 2023 mette nero su bianco un dato che effettivamente deve far riflettere: le contravvenzioni lo scorso anno hanno avuto un incremento del 100 per cento. Proprio così: la cifra incassata è di due milioni 100 mila euro, contro un milione e 100 mila del 2022. Se la media di una sanzione, visto che parliamo in gran parte di divieti di sosta è intorno ai 30 euro cadauna, parliamo di oltre 70mila multe. Una "strage" che fa di Pordenone, ovviamente in proporzione, una delle città in regione in cui i vigili (e gli ausiliari del traffico che si sono scatenati) hanno fatto il "raccolto" più importante. Come detto è il divieto di sosta la sanzione che è andata maggiormente di moda, ma ci sono state anche parecchie guide senza cintura e ovviamente la velocità.


INDISCIPLINATI
Se per l'opposizione il raddoppio delle multe è stato messo in campo per fare cassa (lo dimostrano i numeri del resto), per l'assessore Elena Ceolin che ha illustrato con competenza, professionalità e soprattutto calma, un documento sempre ostico, l'impennata di contravvenzioni ha una genesi ben chiara. In pratica due aspetti principali: l'incremento del numero degli agenti della Polizia municipale che ora hanno di fatto completato l'organico con il risultato che parecchi di loro sono in servizio sulle strade. E sanzionano. Il secondo aspetto è che sono stati sdogananti gli ausiliari del traffico della Gsm che possono sanzionare non solo chi ha il ticket scaduto, ma anche chi parcheggia in divieto, negli stalli per disabili, per il carico e lo scarico, nelle zone pericolose e via discorrendo. Sono stati loro (era il mandato che avevano ricevuto del resto) a spremere su tutte le strade sulle quali sono stati inviati a fare la guardia.


UNA NECESSITÀ
Per l'assessore al Bilancio, dunque, è stata fatta giustizia in una città che lo scorso anno era disordinata sul fronte della sosta, selvaggia e senza regole. Ma - ha spiegato - non una punizione, bensì la necessità di una educazione per il rispetto delle regole. Tanto è vero - ha detto ancora - che già nei primi mesi del 2024 le sanzioni sono calate di un buon 30 per cento (restano comunque alte) anche se allo stato non è possibile prevedere come sarà il trend a fine anno. «In ogni caso - ha tagliato corto Elena Ceolin - questo è il rendiconto delle scuole dove sono stati investiti 11 milioni e 300 mila euro, lo sport 6.5 milioni, le politiche per i giovani 3 milioni e i servizi sociali che hanno raggiunto i 32 milioni di investimenti». Dopo la lunga illustrazione l'assessore ha pure chiuso con un accenno politico (anche se le cifre indicano a loro volta la strada che una amministrazione sceglie). «Queste sono le cifre e queste sono le linee percorse con determinazione, coerenza e coraggio che ci hanno permesso di mettere a terra un'altra importante parte del nostro programma».


I NUMERI INTERESSANTI
Ogni pordenonese ha sulla testa, anche appena nato, un debito di 743 euro. Nel 2016, quando il centrodestra ha preso in mano il Comune, il debito era di 1.180. Sempre a testa. Come dire che sta calando. Le spese complessive crescono nel 2023 di 10 milioni, la più consistente è quella legata agli adeguamenti contrattuali del personale. Sono quasi 23 milioni l'anno i costi del personale (486 dipendenti), il debito complessivo del Comune è di 38 milioni (erano 57 nel 2016), le utenze (luce, gas, calore) sono salite di oltre un milione e 300 mila euro. Ultimo dato: questo è stato il bilancio (rendiconto) più ricco di sempre, anche grazie ai fondi del Pnrr che sono arrivati.

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