Il caso. Una targa dove visse Matteotti a Roma, proposta bocciata dai condomini

Iniziativa del Comune capitolino nello stabile nel quartiere Flaminio dove abitava il deputato assassinato dai fascisti

Lunedì 6 Maggio 2024 di Marco Scarazzatti
l'ingresso della casa museo Matteotti a Fratta Polesine

ROVIGO - Un caso ha per protagonista Giacomo Matteotti, al quale il Comune di Roma aveva deciso di intitolare una targa-ricordo, da apporre nel condominio, dove il deputato socialista ha vissuto. Peccato però che i condomini abbiano bocciato l'iniziativa, in quanto contrari alla scritta "Matteotti ucciso per mano fascista”.

La protesta ha finito con lo scatenare discussioni e polemiche sui residenti del condominio di via Pisanelli 40. Il palazzo che fu di Giacomo Matteotti è una sorta di luogo storico, ma a quanto pare ai residenti più di tanto questa cosa non interessa, visto che hanno bocciato, con tanto di votazione ufficiale, la richiesta del Comune. Questa non è l'unica motivazione addotta. La seconda fa riferimento al fatto che una targa c'è già in quel condominio, e non contiene riferimenti politici ai responsabili del delitto commesso il 10 giugno 1924. La targa in questione fu affissa da un inquilino del quinto piano, l'architetto Paolo Marocchi, al tempo vicino di casa di Matteotti, che così venne ricordato dopo la sua uccisione. Ma la nuova mossa del Comune, per regolarizzare la situazione, a quanto pare non è piaciuta. 


QUARTIERE FLAMINIO
Lo stabile dove viveva Matteotti, si trova nel quartiere Flaminio. Il condominio era di proprietà di Matteotti, della moglie Velia e dei tre figli. Da qui il parlamentare di Fratta Polesine, uscì il 10 giugno di cento anni fa, per non farvi più ritorno,. L'architetto Marocchi, quindici anni fa, decise, pagandola di tasca propria, di apporre la targa ricordo col seguente testo: "Qui abitava Giacomo Matteotti, quando uscendo di casa il 10 giugno 1924 andò incontro alla morte". Nessuno contestò l'iniziativa, e non risultano neppure imbrattamenti, come invece spesso accade a Roma. Ad inizio gennaio 2017, venne ad esempio distrutta una targa ricordo, che era stata inaugurata nel 2004 per gli 80 anni dall'uccisione di Matteotti, che si trovava all'angolo tra Lungotevere Arnaldo Da Brescia e viale Scialoja, dove si trova il ponte che porta il nome dello statista. Una nuova targa commemorativa, in sostituzione di quella vandalizzata, venne poi scoperta a fine aprile del 2017. La discussione sulla targa, però, si è riaccesa, quando il Comune di Roma ha scritto a proposito dell'installazione della nuova lastra. La lettera del Comune, come riporta il quotidiano La Repubblica, è giunta al condominio di via Pisanelli sabato 27 aprile, ricordando che la Soprintendenza capitolina ai beni culturali, ha chiesto con urgenza, un parere vincolante, per l'affissione di una targa, che ricordi l'uccisione di Matteotti. Il Comune dovrà quindi trovare una nuova soluzione. 

Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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