Il Barco della Regina Cornaro in abbandono, sos di cittadini e associazioni: «Da salvare»

Giovedì 12 Gennaio 2023 di Chiara Voltarel
Il Barco della Regina Cornaro in stato di abbandono

Il Barco della Regina Cornaro è in stato di completo abbandono e degrado. Ma la medesima sorte interessa il complesso di villa Pasqualigo che sorge a Caselle, mentre la Torre Mozza del 1200, a pochi metri di distanza, è stata messa all’asta. Gli abitanti di Altivole, preoccupati e sconcertati per le condizioni in cui si trova il patrimonio artistico del loro territorio, hanno deciso di intraprendere iniziative per portare all’attenzione la sua precaria condizione e sensibilizzare sulla gravità della situazione.

L’INCONTRO

È stato così organizzato per stasera alle 20.45 nell’Auditorium comunale Ferraro di via Roma l’incontro dal titolo: “Il Barco Cornaro di Altivole, la Torre Mozza e villa Pasqualigo di Caselle: un patrimonio di storia da preservare e valorizzare” che vedrà come relatore lo storico Ciacinto Cecchetto.

L’idea è venuta a Elvio Gatto che assieme ad amici e conoscenti, ha preso a cuore la questione, trovando l’appoggio di molti altri concittadini e il supporto di istituzioni e associazioni come ItaliaNostra, Salviamo il paesaggio - Coordinamento Asolo-Castellana, Aps Sentiero degli Ezzelini e Fai che ha da tempo avviato una raccolta firme per inserire il Barco tra i “Luoghi del cuore”. «Sono perplesso e amareggiato nell’apprendere le condizioni in si trovano questi importanti edifici -spiega Gatto- rappresentano il nostro patrimonio artistico e la nostra identità, che non è quella dei capannoni o delle cave, ma di cultura e straordinarie opere d’arte. Nel nostro caso abbiamo il Barco Cornaro, le dimore fortificate come la torre Mozza che a dicembre è andata all’asta, bene oggi ancora disponibile sul mercato perché l’asta è andata deserta, o ancora importanti ville venete come villa Pasqualigo di proprietà parrocchiale, oggi non solo in stato di abbandono ma dove nel brolo hanno fatto un parcheggio cementato abbattendo parte della mura di cinta; possiamo aggiungere villa Van Axel, villa Giacomelli e tante altre di cui Cecchetto parlerà a margine del suo intervento».

MONUMENTI STORICI

Monumenti sottoposti a vincoli di tutela perché riconosciuti dalla Soprintendenza come beni di straordinario interesse culturale. Purtroppo il Barco della Regina di Cipro, Caterina Cornaro, da lei fatto costruire e decorare a cavallo tra il Quattro e Cinquecento per i suoi soggiorni estivi e straordinario centro umanistico frequentato dai massimi rappresentanti veneti della cultura rinascimentale come Pietro Bembo che qui compose i suoi Asolani, è ora inaccessibile e in completo abbandono nel mezzo della campagna di Altivole. Dopo un importante intervento di restauro, è stato ceduto nel 2006 dalla Provincia di Treviso a Numeria, la società di gestione risparmio, per passare recentemente nelle mani di Namira SGR (Società di gestione del risparmio specializzata in Fondi di investimento alternativi), che lo ha fatto cadere nell’oblio. Condizione inaccettabile contro cui da tempo si sono alzate molte voci: artisti come Olimpia Biasi, architetti, intellettuali e il sindaco di Altivole, Chiara Busnardo, che ha coinvolto tutta la comunità e promosso una campagna di sensibilizzazione per riportare l’attenzione sul bene di straordinario valore storico. L’attenzione va posta anche al torrione in mattoni che si innalza poco lontano dalla chiesa di Caselle, sul lato sinistro di via San Michele, la Torre Mozza, un importante e prezioso esempio di dimora fortificata del XIII secolo, così come su villa Pasqualigo che si apre sulla medesima via, interessante esempio di seicentesca residenza dominicale tipica dei piccoli centri veneti a vocazione agricola. 

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