Volley, finale scudetto. Prosecco Doc Imoco: «Il nostro mantra? Non mollare mai»

Lunedì 22 Aprile 2024 di Francesco Maria Cernetti
Finale scudetto con la Prosecco Doc Imoco volley

CONEGLIANO (TREVISO) - Per certi versi, l’andamento di gara-2 ha ricordato quello del primo confronto tra Prosecco Doc Imoco e Savino del Bene Scandicci ma, per fortuna e per grande merito di Conegliano, l’esito è stato completamente diverso. Eppure, Scandicci ha forse sfoderato una prestazione ancora migliore di quanto fatto al Palaverde per lunghi tratti, mettendo in seria difficoltà le pantere, apparse in debito di ossigeno e tramortite in più occasioni. Forse le toscane sono arrivate con una condizione fisica migliore rispetto alla Prosecco Doc, ma capitan Wolosz e compagne hanno dimostrato ancora una volta perché gli ultimi cinque scudetti sono stati cosa gialloblù. Nei momenti chiave, Conegliano ha ancora una volta tirato fuori risorse forse inimmaginabili: lo ha fatto nell’arginare la rimonta di Scandicci nel quarto set, lo ha fatto ancora una volta recuperando dallo 0-3 nel quinto, risalendo da un punteggio che probabilmente avrebbe creato enormi difficoltà a qualsiasi squadra, soprattutto contro una corazzata come Scandicci. E per avere la meglio sulle padrone di casa è stato fondamentale l’apporto della panchina, con il grande lavoro di Anna Bardaro ed Alessia Gennari in seconda linea ad arginare le offensive scandiccesi.

L’ANALISI

«Ce la siamo vista brutta, era da un po’ che non vedevo una squadra così insicura - le parole della banda parmense della Prosecco Doc, protagonista nel successo delle pantere -. Abbiamo perso un po’ di certezze, ad un certo punto forse abbiamo smesso di crederci pure noi». Certezze che Conegliano ha ritrovato con qualche cambio, tra cui l’ingresso di Robin De Kruijf sotto rete: «Non era necessario fare cose speciali, solo un po’ di calma e ordine, ed è quello che abbiamo provato a portare io e Robin entrando. Quando si perdono alcuni punti di riferimento bisogna accettare gli errori, capire che non si è perfetti, poi le qualità le abbiamo». Con pazienza, la squadra allenata da Daniele Santarelli ha risalito la china punto dopo punto, gestendo i momenti difficili ed approfittando delle occasioni che si sono palesate nel corso del match. «Che non molliamo mai lo sappiamo già, lo abbiamo dimostrato tutto l’anno, ma questa volta non era assolutamente facile. Sarà una serie lunghissima ma era molto importante vincere, finire sotto 0-2 nella serie ci avrebbe portato a giocare con una pressione completamente diversa. Adesso abbiamo riequilibrato le cose, sappiamo chi abbiamo di fronte e dobbiamo avere massimo rispetto dell’avversario, ma soprattutto concentrarci su noi stesse». E con la consapevolezza che ogni dettaglio può rivelarsi fondamentale ai fini dell’esito di una finale playoff mai così equilibrata: «Con questi giocatori e queste squadre quando rigiochi una freeball prendi punto, quindi è necessario prendersi rischi, ma serve anche avere la sicurezza necessaria per prenderseli. A questo punto della stagione penso che entrambe le squadre ci credano allo stesso modo, vincerà chi avrà più coraggio e nervi saldi». E i nervi saldi Conegliano li ha avuti eccome, soprattutto dagli ingressi dalla panchina, con Bardaro inserita nei momenti cruciali del match ed in grado di rispondere sempre presente. Ma nulla è ancora deciso, perchè mercoledì alle 20.30 al Palaverde servirà un’altra prova stellare da parte della Prosecco Doc Imoco per non vedersi soffiare nuovamente il fattore campo e trovarsi spalle al muro in gara-4, questa volta per davvero.

QUI SCANDICCI

Piccola mazzata morale per la Savino del Bene, una sconfitta che forse pareggia i conti con la vittoria sulla Prosecco Doc in gara-1. «Quando si affrontano due squadre così forti sono i dettagli a fare la differenza - le parole di Britt Herbots, schiacciatrice di Scandicci - già sbagliare una palla di troppo rende tutto più complicato. Conegliano è una squadra che spinge molto, quindi dobbiamo approfittare di ogni opportunità che ci si presenta.

Siamo lì, in queste due partite si sono giocati dieci set quindi penso siano proprio i dettagli la differenza. Mi aspetto ancora una gran bella serie».

Ultimo aggiornamento: 12:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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