Scuole, persi oltre mille studenti in un anno: meno iscritti, classi a rischio

Sui banchi si vedono gli effetti della denatalità

Sabato 16 Marzo 2024 di Filomena Spolaor
Studenti (foto di archivio)

VENEZIA - Sui banchi di scuola si vedono gli effetti della denatalità.

Incidono sugli iscritti alle classi prime degli istituti comprensivi statali del Comune: se nel centro storico e nelle isole sono più di un centinaio gli studenti in meno, in terraferma scendono di più di mille.

E i dati relativi agli alunni stranieri fotografano la loro residenzialità, concentrandosi in questo anno scolastico soprattutto nell'istituto comprensivo Grimani a Marghera (272 studenti), a Mestre al Giulio Cesare (261 alla Battisti) e al Querini (233). A Venezia le iscrizioni alle classi prime quest'anno sono 250, mentre nel precedente erano circa 382: all'Ongaro 73 (distribuite tra Zendrini, Gabelli, Giovanni XXXII, Penzo e Parmeggiani); 62 al Morosini (che comprende Diaz, Zambelli, Canal, Manzoni); 86 alla San Girolamo (S. Girolamo, Diedo e Gallina); 61 al Dante Alighieri (tra Michiel, Gozzi, Duca D'Aosta e Duca D'Aosta Montessori); 28 al convitto Foscarini, 26 al Foscolo (Cerutti, Vivarini a S.Erasmo, Di Cocco). Per quanto riguarda la terraferma, invece sono 1143 gli studenti iscritti alle prime, mentre l'anno scorso erano circa 1200. 127 sono i nuovi alunni dell'istituto comprensivo Grimani a Marghera; 102 quelli del Baseggio (suddivisi tra F.lli Bandiera, S. Giovanni Bosco, Baseggio e Capuozzo); sono 92 gli studenti iscritti alle prime dell'istituto comprensivo Giulio Cesare (Battisti e Pellico); sempre 57 quelli del Leonardo Da Vinci (Leonardo Da Vinci e Virgilio); 90 alla Trentin (Toti e Fusinato); 138 nel plesso di viale San Marco (Leopardi, Lombardo Radice e Vecellio); 91 allo Spallanzani (Tintoretto e S. Maria Goretti); 56 alla Querini, 63 alla Filzi dell'istituto Don Milani; 100 al Parolari (Munaretto, Parolari, Levi Montalcini, Villa Medico); 106 all'istituto Colombo (Santa Barbara e Colombo); 75 all'Ilaria Alpi e 46 al Don Milani. «Dalla lettura dei dati emerge un calo demografico dichiara l'assessore alla Politiche Educative Besio - di cui eravamo a conoscenza, peraltro nazionale: gli stessi disagi che ha il centro storico da sempre, li vediamo ora riflessi sulla terraferma». Non è un caso che le primarie che rischiano di non partire quest'anno sono nella Municipalità di Chirignago Zelarino. La situazione della primaria Povoledo dell'istituto comprensivo Colombo di Assaggiano è al limite. Qui sono iscritti 7 bambini e la soglia per costituire una classe è 15.

POCHI BAMBINI
«Presumo che non parta - spiega Besio - perché bimbi sono pochi. Abbiamo provato tutte le vie percorribili: la riqualificazione dell'istituto è stata evasa; sono stati fatti tutti i lavori, un incontro con le famiglie e la Municipalità; un secondo "open day", un "tam tam" dei genitori sui social e a breve faremo una riunione plenaria. Non possiamo prendere studenti da classi di un altro istituto, altrimenti si svuotano altrove». Attenzione anche sulla Villa Medico dell'istituto comprensivo Parolari. «La prima dovrebbe partire - sottolinea Besio - La dirigente è disponibile: sarebbe un'opportunità storica, la sezione a modulo non parte da due anni». Grimani a Marghera e Giulio Cesare e Querini a Mestre le scuole con più bambini stranieri. «Su un istituto in cui c'è un'elevata concentrazione di stranieri - dice Besio - questo elemento spesso scoraggia gli stessi italiani a iscriversi e anche se nello stradario li dirottano in altri istituti. Si possono fare dei ragionamenti con i dirigenti scolastici per integrare offerte differenti».
 

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