Spunta il nome di Marco Balich come candidato a sindaco di Venezia

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Alda Vanzan
Marco Balich

VENEZIA - Ammette: «Sì, mi hanno chiesto di candidarmi a sindaco di Venezia a capo di una lista civica». Quando gliel’hanno chiesto? «Da un po’. A più riprese». Chi? Destra o sinistra? «Tutti e due». E cosa ha risposto? «Non so, voglio capire, vedere il programma. Di certo voglio un gran bene alla mia città».
Ecco Marco Balich, Mister Evento, il veneziano che ha firmato le più grandi kermesse in giro per il mondo e che ora potrebbe essere il candidato sindaco nel 2025. Considerato una delle figure più importanti a livello mondiale nella produzione di cerimonie olimpiche, Balich nel 2002 ha firmato la cerimonia di chiusura dei Giochi di Salt Lake City, nel 2006 è diventato direttore creativo ed executive producer delle cerimonie olimpiche di Torino. Sua nel 2012 la produzione esecutiva del Flag Handover dei Giochi di Londra 2012. Poi ci sono stati Rio2016 e Tokyo 2020. Per l’Expo 2015 di Milano ha curato l’Albero della Vita. E ha lavorato anche nella sua Venezia, inventandosi nel 2008 un nuovo carnevale, “Sei sensi per sei sestieri”, che due anni dopo avrebbe vinto lo “Special Event Awards”, il premio americano che giudica i migliori eventi a livello mondiale. Suo anche il bacio di Capodanno in piazza San Marco. E adesso potrebbe fare il sindaco?
Sessantun anni, milanese d’adozione ma con casa sempre a Venezia (suo padre Aurelio era stato avvocato del Comune, dell’Inps, del Casinò e della comunità ebraica), Marco Balich ora è entrato nel toto-nomi per il dopo Brugnaro.


LO STALLO
Un quadro, peraltro, ancora molto incerto. Primo, per la data: non si sa quando si voterà, se nel settembre 2025 (con la scadenza naturale della consiliatura) o se nella primavera 2026 (c’è l’intenzione di allineare le elezioni amministrative). Secondo, per il terzo mandato: ancora non si sa se sarà concesso ai sindaci delle grandi città di ricandidarsi per la terza volta (nel caso Brugnaro ha già detto che “gli toccherebbe”). Terzo, perché tutti aspettano di sapere se ci sarà ancora Brugnaro in pista o se si assisterà al passaggio da Palazzo Balbi a Ca’ Farsetti di Luca Zaia o se, invece, si farà avanti un esponente di Fratelli d’Italia (si era parlato di Raffaele Speranzon, ma dal momento pare che preferirebbe restare al Senato della Repubblica).
E il centrosinistra? Senza dire che si sarebbe candidato, ma ovviamente con quello scopo, nel maggio del 2023 si era fatto avanti l’avvocato Alessio Vianello, solo che del suo gruppo di lavoro («Volontariato civico», aveva detto) per tratteggiare con l’associazione “I Futuri di Venezia” la “direzione” della città nei prossimi 10-15 anni, non si sono più avute notizie. Nulla, ufficialmente, neanche dai partiti, dal Pd in giù. Stallo totale.
E adesso Balich svela di essere stato contattato «sia da destra che da sinistra» per candidarsi a capo di una civica.

Viste le esperienze delle civiche nelle tornate passate, va da sé che l’apporto dei partiti è fondamentale per vincere. Un sasso nello stagno? Chissà.

Ultimo aggiornamento: 17:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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