La storia del doping russo è un cocktail «disgustoso» in cui «l'80% è dato da ragioni politiche» e il «20% dal doping» vero e proprio, una strategia contro lo sport russo, gli atleti russi e la Russia come Stato. Così il premier Dmitri Medvedev sulla sua pagina Facebook. L'esclusione degli atleti paralimpici dai Giochi di Rio «è un colpo a tutti i disabili, non solo quelli russi» ed è motivato «dal desiderio di alcuni alti funzionari del movimento Paralimpico di eliminare forti avversari».
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