Elezioni Milano, confronto in tv Sala-Parisi

Domenica 12 Giugno 2016
Elezioni Milano, confronto in tv Sala-Parisi
Confronto in tv a «In mezzora» su Rai 3 fra il candidato a sindaco di Milano Stefano Parisi del centrodestra e Giuseppe Sala del centrosinistra. Al centro del dibattito soprattutto l'iniziativa del Giornale, che ha regalato il Mein Kampf.

Penso che «sia scellerata», ha detto Stefano Parisi, ma «non perché è stata fatta in campagna elettorale, ma perché è sbagliata in qualsiasi momento dell'anno. Mia moglie è ebrea, i miei figli sono ebrei. C'è un grande rischio di antisemitismo in Europa che sta crescendo e su questo non si possono fare scherzi».

Sulla vendita con il Giornale del Mein Kampf di Hitler da parte del Pd c'è stata una «strumentalizzazione volgare» secondo il candidato sindaco di Milano del centrodestra, che ha attaccato il parlamentare Emanuele Fiano e soprattutto il ministro Maria Elena Boschi. «Penso che sia molto grave» quanto fatto da «persone come Fiano, che è della comunità ebraica e non si gioca con la Shoah, e come Boschi che ha parlato poco fa». «Affiancare la mia faccia a quella di Hitler e dire che da parte nostra ci potrebbero essere tendenze, che quest  è stata un'operazione per prendere i voti dei nazisti, che poi non ci sono, a Milano penso che sia una strumentalizzazione volgare. Penso che sia molto grave - ha aggiunto - specie per quanto riguarda Boschi
che è ministro delle Riforme istituzionali e dovrebbe stare attenta a quello che dice e occuparsi meno delle campagne elettorali». 

«Il Giornale è l'house organ del partito di maggioranza. Sono tre mesi che stanno cercando qualche scandalo sulla mia persona, e non ho sentito Parisi intervenire qualche volta e dire smettetela. Adesso prende le distanze. Chiuso», ha detto Sala. 

Parisi ha poi ribadito che non annuncerà in anticipo i nomi di una sua eventuale giunta perché intende proteggere la sua autonomia. Ha quindi spiegato che gli assessori «saranno persone di grande valore ma credo che debbano essere sottratti da qualsiasi strumentalizzazione elettorale. Non voglio tirar fuori dei nomi per poter prendere qualche voto in più». 

Una critica rivolta al suo avversario che ha già annunciato che l'ex pm Gherardo Colombo presiederà il comitato di legalità del Comune («annuncio fatto per ottenere voti della sinistra», ha aggiunto Parisi). «Sul tema della violenza sulle donne voglio avere una personalità di altissimo livello - ha proseguito il candidato di centrodestra - che ci aiuti a capire quali sono gli strumenti veri sia dal punto di vista del lavoro di indagine, del lavoro preventivo, che dal punto di vista psicologico a cominciare dalle scuole. Il tema della violenza sulle donne è un tema molto diffuso al quale dobbiamo dare risposte e a cui servono professionalità». Si tratterà di una donna ma non ha fatto il nome. Colombo «non è una manovra elettorale - ha replicato Sala - ma la consapevolezza di chi come me è passato da situazioni difficili in Expo che non allentare la tensione su legalità e trasparenza è obbligatorio».

«Penso di essere il sindaco giusto oggi», ha poi sottolineato Sala. In tema di continuità e discontinuità con la precedente amministrazione «io sono orgoglioso di succedere a Pisapia. Pisapia è stato un ottimo sindaco - ha detto Sala - in questo momento storico. Ha riavvicinato la società civile, il terzo settore, tutto un mondo alla politica, esce con una immagine straordinariamente positiva dal punto di vista della legalita e della
trasparenza e io questo lo prendo. Ma penso di essere il sindaco giusto per un momento in cui Milano si apre al mondo. Penso di essere il sindaco giusto per valorizzare il ruolo internazionale di Milano, per gestire questo
cambiamento, per lavorare sulle periferie con le mie energie e il mio metodo. Penso di essere il sindaco giusto oggi. Non butto via nulla di quello che ricevo in eredità, anzi, mi propongo come la persona giusta in questo
momento».

«Se Roma non le vuole, pensiamoci perché a Milano abbiamo fatto un Expo straordinario che ha fatto
lavorare tanta gente», ha poi affermato il candidato del centrosinistra, alla domanda se sarebbe favorevole a ospitare i giochi olimpici. «Se si replica un modello con un buon commissario - ha aggiunto l'ex numro uno dell'Expo di Milano - mi permetto di dire che sono stato un buon commissario, con un ruolo alla Cantone, con il governo e il Comune dietro sono molto favorevole».

«Se ci sono punti di incontro con gli elettori dei M5S, sono sul programma, che indubbiamente ha temi condivisi», ha infine affermato Sala. «Non posso fare altro che quello che sto facendo - ha aggiunto il candidato del centrosinistra -. Il movimento cinque stelle non penso che voglia un'interlocuzione». Sala ha poi assicurato di non aver avuto «alcun contatto con i 5 stelle».
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