Rugby, le società di Eccellenza vogliono ricreare la Lega, la Fir le sostiene

Venerdì 16 Dicembre 2016
Armando Forgione, Fiamme Oro
Verso una lega delle società di Eccellenza, la massima serie del rugby italiano, quella che assegna lo scudetto, e magari che la futura e auspicabile entità si battesse per cambiare subito il nome del campionato che continua a essere fonte di malintesi. Un campionato intanto alla ricerca di visibilità, anche perché mancano i grandi centri urbani e sono solo 4 le Regioni rappresentate di cui solo una, il Lazio, nel centro sud.

Ieri a Roma il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ha ospitato un incontro tra i vertici delle Società del Campionato Italiano d’Eccellenza. Alla riunione erano presenti i rappresentanti di Rugby Calvisano, Fiamme Oro Rugby, Lazio Rugby 1927, Rugby Mogliano, Petrarca Rugby, Sitav Rugby Lyons, Rugby Reggio, Rugby San Donà e Rugby Viadana 1970. Mancava insomma solo Rovigo, ovvero la società campione d'Italia, un'assensa di peso, ma si vedrà nelle prossime settimane, tanto non è certo una novità che il Veneto ami procedere disunito alla meta. 

Le Società del massimo campionato nazionale - si legge nella nota diffusa al termine dell'incontro - si sono riunite autonomamente, per la prima volta dalla conclusione dell’esperienza della Lire, allo scopo di trovare punti in comune nella gestione degli interessi dei Club e aumentare la visibilità, non solo in termini mediatici, dell’Eccellenza. I rappresentanti delle società hanno deciso di fare fronte comune, proprio in nome di una rivalutazione del movimento rugbistico italiano, ponendo le fondamenta per la creazione di un soggetto che riunisca gli interessi di tutti i club.

Per attuare questo progetto, ci si avvarrà della consulenza di personalità di spicco nell’ambito del management sportivo,  infatti sono stati contattati, e si sono detti sin da subito disponibili partecipando già a questa prima riunione Francesco Ghirelli, direttore generale di LegaPro; Astolfo Di Amato, titolare dello studio di avvocati “Astolfo Di Amato e associati”; Luigi Ludovici, ingegnere e responsabile dell’Ufficio Consulenza Impianti Sportivi di Coni Servizi.

Tutti i presenti si sono impegnati nel gettare le basi per la nascita di un soggetto comune e di un progetto condiviso, volto ad affiancare l’organo di governo del Rugby italiano per ricreare le condizioni necessarie a garantire al massimo campionato l’interesse che merita. È volontà delle Società di Eccellenza che hanno preso parte alla riunione odierna, inoltre, mantenere la massima apertura nei confronti delle Società militanti negli altri campionati nazionali che fossero interessate a partecipare al costituendo soggetto.

Insomma si comincia con l'Eccellenza, ma si guarda anche ai club di serie A (che poi in realtà è la serie B, tanto per tornare alla questione dei nomi fonti di malintesi e senza dimenticare che sopra l'Eccellenza ci sono le due franchige Zebre di Parma e Benetton Treviso che partecipano solo alle coppe Europee). 


Positiva la reazione della Federugby.
Ecco la nota: «Da Presidente federale e da uomo di Club - anche se, contrariamente a quanto afferma il Presidente della Femi-CZ Rovigo, non sono mai stato Presidente del Rugby Calvisano - non posso che valutare favorevolmente la volontà delle nostre Società di costituirsi in una Lega che possa collaborare con FIR all'organizzazione ed alla promozione del nostro massimo campionato». Lo ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Alfredo Gavazzi, in merito all'incontro dei presidenti delle società. «L'Eccellenza è una tappa cruciale nel percorso di formazione e sviluppo dei nostri giovani talenti verso il grande palcoscenico internazionale e siamo pronti a garantire il nostro pieno appoggio ad un'associazione delle Società che possa contribuire sinergicamente allo sviluppo commerciale e mediatico dell'Eccellenza», ha aggiunto Gavazzi.
Ultimo aggiornamento: 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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