Sei Nazioni, il ct inglese frustrato attacca gli azzurri: «Non giocano a rugby», O'Shea e Parisse: «Meritato il rispetto»

Domenica 26 Febbraio 2017 di Redazione Sport
Sei Nazioni, il ct inglese frustrato attacca gli azzurri: «Non giocano a rugby», O'Shea e Parisse: «Meritato il rispetto»
dal nostro inviato
LONDRA Bisogna capirlo Eddie Jones, il ct nippoaustraliano dell'invincibile Inghilterra. Aveva chiesto ai suoi ragazzoni di distruggere i piccoli e bistrattati azzurri (anche usando una frase idiomatica poco rispettosa) e invece, nonostante la vittoria strapronosticata che lo mantiene in corsa per il Grand Slam, a essere stata devastata è la sua fama di raffinato stratega. Neppure nell'intervallo ha saputo indicare ai suoi fenomenali giocatori la contromossa per uscire dallo scacco al re in cui l'aveva cacciato l'Italia.

E così, frustrato, davanti alla stampa inglese che gli chiedeva dove fosse finito il facile e annunciato successo di almeno 68 punti contro gli Italia, ha risposto con scarsa eleganza: «Questo non è rugby, dovrebbero ridare i soldi dei biglietti». Già, invece la prevista toreata chissà come sarebbe stata avvincente rispetto al match sorprendentemente in bilico fino a 10 minuti da termine. E poi, francamente, il biglietto lo valevano da sole le immagini dei primi piani sul volto spaesato e spazientito dello stesso Jones.

Che poi il rimedio alla genialata di Venter (l'addetto alla difesa azzurra) era sotto gli occhi di tutti: bastava raccogliere quel pallone da terra e proseguire l'azione (pick and go) sull'asse verticale. Ma Jones e il suo nelsoniano maxi staff, oltre che ai giocatori, non ci sono arrivati. In settimana il ct italiano O'Shea aveva incontrato l'arbitro francese Romain Poite per illustrargli come l'Italia avrebbe interpretato gli articoli 15 comma 6 (placcaggio) e 16 (ruck) del regolamento internazionale. «Avevamo subìto qualcosa del genere ha poi raccontato O'Shea contro l'Irlanda e poi avevamo notato questa tattica di Wasps, Tolosa e Australia. E Venter martedì scorso mi ha detto Non mi prendere per pazzo, ma potremmo provare questa tattica contro l'Inghilterra. Mi dispiace per Jones, lo stimo moltissimo, ma abbiamo rispettato il regolamento e il suo nuovo spirito che consente di tagliare le linee dei passaggi del mediano di mischia. La vita è fatta di speranze e io vivo per far crescere l'Italia che oggi, giocando con coraggio e intelligenza, ha tenuto testa a una squadra dai mezzi e dalla tradizione enormemente superiori. Sono orgoglioso dei ragazzi».

CAPITANO CORAGGIOSO E il capitano Parisse: «Se gioca così l'Australia va bene e se lo facciamo noi no? Fermo restando che una sconfitta brucia e che la soddisfazione non può che essere parziale (come aveva detto anche lo stesso O'Shea), sono fiero di come abbiamo tenuto il campo - ha raccontato il numero 8 azzurro - Non era facile restare così tanto a lungo lucidi nel rispettare un piano di gioco con molti rischi e di fronte a talenti come gli inglesi: ci siamo riusciti e possiamo tornare a casa a testa alta quando invece tutti ci davano in balìa degli avversari.
La frustrazione degli inglesi e sì, anche i fischi del pubblico, ci hanno caricato parecchio e ancora di più, lo dico perché non è una sensazione frequente, il silenzio del pubblico stupito dell'incapacità dei bianchi di avanzare».
Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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